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Grassi trans. Commissione Europea consiglia di limitarli
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Articolo di Redazione
4 dicembre 2015 12:13
 
 I grassi trans artificiali, contenuti in alcune pizze congelate, prodotti da forno e da microonde o popcorn industriali, devono essere limitati in tutti gli alimenti prodotti in Unione Europea. La Commissione Europea ha reso pubblica ieri giovedi' 3 dicembre una nota informativa che consiglia di limitare queste sostanze -che si producono per idrogenare alcuni oli vegetali per renderli piu' solidi e per rendere piu' attraenti alcuni cibi- perche' incrementano le malattie cardiache, principale motivo di morte nella Ue, con 660.000 vittime ogni anno. Limitandoli per legge -secondo il comunicato della Commissione- sara' piu' effettiva la protezione della salute dei consumatori.
Gia' lo scorso mese di giugno l'americana FDA (Food and drug administration) aveva proibito l'uso di questi grassi nell'alimentazione, salvo specifica autorizzazione da parte della stessa agenzia. Ora le imprese alimentari hanno un periodo di tre anni per adeguarsi eliminando queste sostanze dai loro prodotti. In Unione Europea, gia' quattro Paesi hanno norme che limitano queste sostanze: Austria, Danimarca, Lettonia e Ungheria.
Secondo le analisi della Commissione, che ha fatto valutazioni in merito in tutti i Paesi, la presenza di grassi trans e' inferiore ai livelli raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), che consiglia di non superare i due grammi ogni 100 grammi di grassi. In Ue, il 77% dei prodotti che contengono grassi trans, ne hanno una percentuale dello 0,5. Comunque, dice la Commissione, talvolta sono stati riscontrati alti livelli di queste sostanze in alcuni alimenti come biscotti o popcorn, arrivando a rappresentare fino alla meta' dei grassi totali in essi contenuti.
L'indagine europea ha trovato alti livelli di questi grassi in prodotti di Svezia, Croazia, Polonia, Bulgaria e Slovenia. In alcuni Paesi dell'est ci sono state notevoli riduzioni negli ultimi dieci anni. “Questo vuol dire che in alcune parti dell'Ue non ci sono stati progressi in merito”.
La Commissione europea non fa una proposta concreta nella sua nota informativa. I loro esperti riconoscono che hanno avuto importanti limitazioni per analizzare l'impatto della restrizione delle sostanze chimiche in tutta l'UE, per questo Bruxelles fara' un'altra nota informativa, piu' tecnica e incentrata sull'industria, e lancera' una consultazione pubblica prima di arrivare ad una proposta per i Ventotto. Gli esperti sostengono che il modo piu' effettivo per bandire dall'alimentazione degli europei queste sostanze e' di bandirle del tutto in modo legale. L'autoregolamentazione delle aziende alimentari o l'esplicitazione in etichetta -come gia' si fa con il sale e le calorie- sono meno efficaci.
Ridurre i grassi trans nell'alimentazione ha un impatto sulla salute degli europei, soprattutto per le coronarie. Questa malattia ha un costo, per tutti i Ventotto, di piu' di 58.700 milioni di euro (lo 0,5% del Pil), e l'assistenza sanitaria in merito costa ogni anno 36.400 milioni di euro ai vari sistemi sanitari dei Paesi Ue. In Danimarca, dove la regolamentazione ha praticamente fatto sparire questi grassi trans, le malattie coronariche sono molto diminuite.  
 
 
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