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 ITALIA - ITALIA - Stamina. Elena Cattaneo: potrebbe accadere ancora
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24 febbraio 2015 9:26
 
Un caso come la vicenda Stamina potrebbe riproporsi ancora: ''Bisogna continuare a parlarne per ridurre questa possibilità, fare di questo caso un esempio educativo per il Paese''. Lo ha detto la scienziata Elena Cattaneo, a margine della cerimonia con cui oggi l'Università di Urbino le ha conferito il Sigillo d'Ateneo. Docente presso la Facoltà di Scienze Biologiche e direttrice del Centro di Ricerche sulle Cellule Staminali dell'Università di Milano, Elena Cattaneo è anche senatrice a vita. Come è potuto accadere quello che è successo con le presunte cure con cellule staminali del metodo Stamina? "Me lo sono chiesta anch'io - ha risposto ai giornalisti Cattaneo - dopo aver consegnato, la settimana scorsa in Senato, un'indagine conoscitiva di 120 pagine''. "Il Paese non era impreparato ad affrontare un caso del genere, avevamo tutte le competenze necessarie (che sono intervenute chiaramente nel maggio 2012) ed anche una normativa, il decreto Turco-Fazio: bastava osservarlo e Stamina non sarebbe mai esistita. Probabilmente è mancato il coordinamento tra ambienti politici, giuridici e scientifici: ma come può un Parlamento o un magistrato giudicare indipendentemente da fatti scientifici?".
Prima di ricevere il Sigillo dalle mani del Rettore Vilberto Stocchi, Elena Cattaneo ha tenuto una conferenza sulla malattia di Huntington, una patologia genetica rara (che compare attorno ai 35-40 anni ed il cui esito è purtroppo fatale), al cui studio ha dedicato ampia parte della sua vita professionale. Stocchi ha anche invocato un interessamento della senatrice a misure urgenti per il reclutamento di giovani ricercatori, per il ripristino del turn over al 100% e per risorse aggiuntive per le attività di ricerca. Si fa abbastanza per la ricerca? "Decisamente no - ha risposto Cattaneo -, abbiamo un patrimonio enorme di capacità e di conoscenza e fa star male disconoscere l'enorme valore di chi studia, di quanti mettono alla prova le proprie idee. L'Italia deve essere attrattiva per chi studia, deve sapere cosa perde quando un laureato se ne va, indipendentemente da chi governa il Paese''.
 
 
 
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