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 MONDO - MONDO - Onu. No al bando mondiale della clonazione terapeutica
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14 ottobre 2004 18:46
 
La convenzione internazionale in cui si vieta la clonazione varra' dibattuta in seno alle Nazioni Unite a partire dal 21 ottobre. Il tema e' pendente dal 2001 e il testo promosso dal Costa Rica, e sostenuto da 57 Paesi, descrive la clonazione come "poco etica, moralmente da rigettare e contraria al rispetto che si deve alla persona umana" e chiede ai redattori del trattato di elaborare un documento per proibirla. Una seconda risoluzione, promossa dal Belgio e sostenuta da 21 Paesi, chiede la messa al bando della sola clonazione riproduttiva ma non "l'uso di trasferimento nucleare o di altre tecniche per produrre molecole di Dna, organi, piante, tessuti e cellule diverse da quelle degli embrioni umani o animali".
E mentre le diverse missioni al Palazzo di Vetro si muovono per la redazioni dei testi e per fare il necessario lavorio di lobby sui Paesi meno coinvolti direttamente, anche altre organizzazioni esterne fanno le loro pressioni. Cosi' diverse associazioni pro-life schierate con il Costa Rica, gli Usa e il Vaticano hanno cercato di coinvolgere i Governi dei Paesi latinoamericani, gli unici che hanno risposto alla mobilitazione sono stati: Cile, El Salvador, Haiti, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay e Repubblica Dominicana.
Il 13 ottobre una coalizione composta di associazioni di pazienti e di scienziati, ospiti della missione della Corea del Sud, hanno tenuto una conferenza stampa per sostenere la ricerca scientifica e in particolare la tecnica del trasferimento nucleare e le cellule staminali embrionali. CAMR (Coalizione per l'Avanzamento della Ricerca Medica), GPI (Istituto di Politica della Genetica) e la missione coreana, si sono unite cosi' ad associazioni di malati per presentare una lettera congiunta di gruppi di malati, societa' scientifiche e istituzioni accademiche indirizzata al Segretario Generale Kofi Annan, all'Assemblea Generale ed al Legal Commitee delle Nazioni Unite per invitare gli organi decisionali delle Nazioni Unite a rifiutare il voto che vieta la clonazione terapeutica. All'iniziativa hanno preso parte Daniel Perry, presidente, della CAMR; Bernard Siegel, direttore esecutivo, del GPI; Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni; Dott. Woo Suk Hwang, Universita' Nazionale di Seoul, associazione di malati.
Nei giorni precedenti si era svolta a Roma la sessione costitutiva del Congresso Mondiale per la liberta' di ricerca scientifica. Obiettivo comune degli scienziati, dei 19 premi Nobel firmatari dell'appello internazionale a prima firma Luca Coscioni, delle associazioni di malati, dei parlamentari europei, delle accademie delle scienze e' quello di creare un movimento internazionale contro la proposta di un divieto internazionale della clonazione terapeutica (trasferimento nucleare) sostenuta in sede Onu, tra gli altri, dall'amministrazione Bush, dal Governo italiano e dal Vaticano. A questo indirizzo gli atti e tutta la documentazione: clicca qui
 
 
 
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