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 ITALIA - ITALIA - Italia. Si' del Comitato nazionale di bioetica all'uso di cellule fetali da Ivg
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Notizia 
26 maggio 2005 20:31
 
Il Comitato Nazionale per la Bioetica, in seduta plenaria, ha approvato il 20 maggio a larghissima maggioranza (1 astenuto, 1 voto contrario) un parere che definisce moralmente ammissibile l'utilizzo a fini terapeutici di cellule fetali provenienti da interruzione volontaria di gravidanza ove rispettate una serie di condizioni indicate nel documento: nessun genere di vantaggio o incentivo tra i soggetti implicati, consenso da parte della donna che non deve subire nessun trattamento preventivo prima di interrompere la gravidanza, uso del tessuto fetale solo per pratiche di elevata rilevanza scientifica.
Il parere Comitato era stato richiesto da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionali Trapianti, che a sua volta aveva ricevuto la domanda di autorizzazione per avviare uno studio multicentrico di "terapia cellulare del morbo di Huntington attraverso l'impianto di neuroni fetali" proposto dall'Istituto Besta di Milano.
"Un grande passo avanti, si aprono filoni di ricerca molto interessanti. Abbiamo dato trasparenza e legittimita' ad un campo sperimentale che la maggior parte degli scienziati hanno finora percorso con imbarazzo e scrupoli", riassume Cinzia Caporale, vicepresidente del Cnb.
Solo un voto contrario (Martini) e un astenuto (Bompiani). Parere favorevole anche da monsignor Elio Sgreccia, membro del Comitato ma anche presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.
 
 
 
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Il Comitato Nazionale per la Bioetica, in seduta plenaria, ha approvato il 20 maggio a larghissima maggioranza (1 astenuto, 1 voto contrario) un parere che definisce moralmente ammissibile l'utilizzo a fini terapeutici di cellule fetali provenienti da interruzione volontaria di gravidanza ove rispettate una serie di condizioni indicate nel documento: nessun genere di vantaggio o incentivo tra i soggetti implicati, consenso da parte della donna che non deve subire nessun trattamento preventivo prima di interrompere la gravidanza, uso del tessuto fetale solo per pratiche di elevata rilevanza scientifica.
Il parere Comitato era stato richiesto da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionali Trapianti, che a sua volta aveva ricevuto la domanda di autorizzazione per avviare uno studio multicentrico di "terapia cellulare del morbo di Huntington attraverso l'impianto di neuroni fetali" proposto dall'Istituto Besta di Milano.
"Un grande passo avanti, si aprono filoni di ricerca molto interessanti. Abbiamo dato trasparenza e legittimita' ad un campo sperimentale che la maggior parte degli scienziati hanno finora percorso con imbarazzo e scrupoli", riassume Cinzia Caporale, vicepresidente del Cnb.
Solo un voto contrario (Martini) e un astenuto (Bompiani). Parere favorevole anche da monsignor Elio Sgreccia, membro del Comitato ma anche presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.
 
 
 
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