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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Agenzia fertilita': si' a test su embrioni "chimera"
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Notizia 
17 gennaio 2008 18:39
 
L'autorita' britannica per l'embriologia e la fertilita' (Hfea) ha dato il suo assenso ai test relativi ai cosiddetti "embrioni chimera", ottenuti introducendo il nucleo di una cellula adulta umana nell'ovocita di una mucca in precedenza privato del suo nucleo e quindi del suo patrimonio genetico. L'Hfea Licence Committee -si legge sul sito dell'organismo governativo britannico- ha preso in esame due applicazioni scientifiche, una del Kings College di Londra, dove lavora Stephen Minger, e l'altra dell'universita' di Newcastle, dove e' attivo Lyle Amstrong, che riguardano la ricerca su embrioni ibridi uomo-animale. I componenti dell'autorita' regolatoria dei sudditi di Sua Maesta' hanno esaminato gli studi nelle riunioni del 28 novembre scorso e del 9 gennaio. E alla fine hanno stabilito che le due applicazioni "soddisfatti tutti i requisiti di legge" e ora hanno dato licenza di ricerca per un anno ai due gruppi di lavoro, soggetta a una serie di condizioni dettagliate in ciascun caso. Dopo il primo ok dello scorso settembre la Gran Bretagna ha quindi oggi autorizzato i due laboratori universitari a creare i primi embrioni chimera del mondo, meta' uomo e meta' animali, per ricerca sulle cellule staminali. L'utilizzo di embrioni ibridi mira a ottenere staminali, le cellule totipotenti in grado di trasformarsi in qualsiasi tessuto umano. Gli embrioni ibridi dovranno infatti essere distrutti dopo 14 giorni. Lo staff di Stephen Minger intende studiare con gli embrioni chimera quelle malattie di origine genetica come l'Alzheimer e il Parkinson. I colleghi di Newcastle cercheranno invece di capire i meccanismi non ancora noti delle staminali, ossia come riescano a mutare in qualsiasi tessuto.

Sono le cosiddette 'chimere' l'ultima frontiera per riuscire a produrre cellule staminali embrionali in grande quantita' senza passare per l'embrione.
'Si tratta di un modello straordinario a disposizione della ricerca', ha detto il direttore scientifico del Policlinico San Matteo di Pavia e coordinatore del convegno che oggi riunisce i maggiori esperti del mondo in fatto di staminali, organizzato da policlinico San Matteo, Iuss e dai collegi Ghislieri e Borromeo.
I ricercatori non amano il termine 'chimera' perche', spiegano, 'non si tratta di chimere'. Vale a dire che trasferendo cellule adulte di una specie in ovociti di una specie diversa privati del loro nucleo non si ottiene, per forza di cose, la fusione dei due genomi in quanto il Dna dell'ovocita viene eliminato. Si tratta quindi di 'ibridi per citoplasma', o 'cibridi'. Il citoplasma e' la sostanza interna alla cellula che circonda il nucleo e nella quale si trovano le centraline energetiche della cellula, i mitocondri. Quando una cellula adulta di una specie (di scimpanze' nel caso degli esperimenti di Cibelli o umana nel caso di Minger) viene trasferita nell'ovulo di una specie diversa (bovina, come accade nei due esperimenti, in quanto gli ovociti di mucca sono facilmente reperibili nei macelli) 'i mitocondri riescono a sostenere lo sviluppo degli embrioni solo fino a un certo punto, dopodiche' lo sviluppo non e' in grado di andare avanti. Ma questo e' sufficiente per riuscire a ottenere cellule staminali embrionali'.
Quelle che si ottengono sono entita' senza futuro, ma sufficienti a fornire cellule che permettano di studiare alcune malattie, come quelle degenerative, a livello molecolare; sono inoltre un modello senza precedenti per studiare i fattori che nell'ovocita controllano la riprogrammazione di una cellula adulta in staminale, senza per questo dovere utilizzare enormi quantita' di ovociti umani.
 
 
 
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