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 CINA - CINA - Embrioni umani modificati riscrivono il DNA
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Notizia 
23 aprile 2015 19:01
 
La notizia che qualche laboratorio stesse provando a modificare un embrione umano usando la tecnica chiamata Crispr, che permette di 'riscrivere' il Dna, circolava da tempo nella comunità scientifica e aveva già provocato appelli a 'non toccare il Dna umano'. Ora con la pubblicazione sulla rivista Protein and Cell dell'esperimento dell'università Sun Yat-sen, della provincia cinese di Guangzhou, i 'rumors' sono ormai realtà. Anche se il tentativo è riuscito solo in parte, i ricercatori cinesi hanno modificato embrioni umani per cercare di correggere il difetto che porta a una malattia rara, la beta talassemia. La tecnica Crispr (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) permette di utilizzare un enzima per riscrivere i geni e correggerli singolarmente. Il gruppo dell'università Sun Yat-sen, guidato da Huang Junjiu, ha utilizzati 86 embrioni in sovrannumero ottenuti da un centro di fecondazione assistita. Di questi ne sono sopravvissuti 71 embrioni e solo in una piccola percentuale è stata ottenuta la modifica voluta, mentre diversi altri hanno riportato modifiche indesiderate. ''Se si vuole utilizzare questa tecnica sugli embrioni la percentuale di successo deve essere vicina al 100% . Per questo ci siamo fermati, pensiamo che sia ancora troppo presto'', hanno scritto gli autori dell'esperimento. La tecnica Crispr risale soltanto al 2013, ma è già molto utilizzata, ad esempio per riprodurre nelle cellule staminali adulte i geni responsabili di alcune malattie, per per poterle studiare. Le potenzialità sono enormi, ma la facilità della tecnica ha da subito imposto la prudenza contro eventuali usi 'spregiudicati'. Probabilmente per questo motivo l'articolo sulla ricerca condotta dall'università Sun Yat-sen è stato rifiutato sia da Nature sia da Science per ragioni etiche. Nel marzo scorso, infatti, un gruppo di ricercatori ha lanciato un appello per la moratoria. ''Uno dei problemi principali - sottolinea il genetista Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma - è che i cambiamenti apportati siano trasmessi anche alle generazioni successive, con effetti sconosciuti. Non meraviglia che le riviste principali abbiano rifiutato questo articolo per motivi etici. I veri scienziati sanno che questa storia che tutto si può fare non va bene, e sono i primi a imporsi dei limiti''.
 
 
 
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