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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Si va verso il divieto di ricerca sugli embrioni?
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Notizia 
4 marzo 2002 22:19
 
Il ministro federale per la Terza Eta', Kevin Andrews, ha proposto al Governo di vietare la manipolazione degli embrioni umani, anche quelli prodotti in eccesso per gli interventi di fecondazione in vitro.
Contro la proposta di Andrews, si sono subito alzate le voci dei ricercatori e delle associazioni di malati. Al loro fianco si sono schierati il comitato di esperti della Chiesa anglicana e molti politici, tra cui il Premier del New South Wales, Rober Carr, ed il Premier del Queensland, Peter Beattie. Da piu' parti viene sottolineato che, l'iniziativa di Andrews, oltre ad arrecare grave danno alla ricerca, viola i principi democratici. A sostegno di cio' viene ricordato che, lo scorso anno, i membri di un'apposita Commissione nominata dal Parlamento, si erano pronunciati all'unanimita' contro la clonazione riproduttiva, suggerendo una moratoria di tre anni. Al contrario, riguardo la ricerca sugli embrioni, la maggioranza dei votanti si era opposta al divieto. Parallelamente, un sondaggio condotto dalla Morgan Poll, aveva evidenziato che la maggioranza degli australiani era d'accordo con quanto stabilito dalla Commissione.
La "patata bollente" e' ora nelle mani del Primo Ministro, John Howard, che ha deciso di sentire in proposito il parere dei piu' illustri scienziati australiani, prima di sottoporre una sua proposta al Consiglio dei Governi Australiani, previsto per il prossimo 5 aprile.
L'uso di embrioni a scopo di ricerca e' gia' proibito in tre dei sei Stati della federazione australiana, Victoria, South Australia e Western Australia.
 
 
 
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Il ministro federale per la Terza Eta', Kevin Andrews, ha proposto al Governo di vietare la manipolazione degli embrioni umani, anche quelli prodotti in eccesso per gli interventi di fecondazione in vitro.
Contro la proposta di Andrews, si sono subito alzate le voci dei ricercatori e delle associazioni di malati. Al loro fianco si sono schierati il comitato di esperti della Chiesa anglicana e molti politici, tra cui il Premier del New South Wales, Rober Carr, ed il Premier del Queensland, Peter Beattie. Da piu' parti viene sottolineato che, l'iniziativa di Andrews, oltre ad arrecare grave danno alla ricerca, viola i principi democratici. A sostegno di cio' viene ricordato che, lo scorso anno, i membri di un'apposita Commissione nominata dal Parlamento, si erano pronunciati all'unanimita' contro la clonazione riproduttiva, suggerendo una moratoria di tre anni. Al contrario, riguardo la ricerca sugli embrioni, la maggioranza dei votanti si era opposta al divieto. Parallelamente, un sondaggio condotto dalla Morgan Poll, aveva evidenziato che la maggioranza degli australiani era d'accordo con quanto stabilito dalla Commissione.
La "patata bollente" e' ora nelle mani del Primo Ministro, John Howard, che ha deciso di sentire in proposito il parere dei piu' illustri scienziati australiani, prima di sottoporre una sua proposta al Consiglio dei Governi Australiani, previsto per il prossimo 5 aprile.
L'uso di embrioni a scopo di ricerca e' gia' proibito in tre dei sei Stati della federazione australiana, Victoria, South Australia e Western Australia.
 
 
 
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