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 USA - USA - Usa. In Texas per sostenere la ricerca con le staminali
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23 giugno 2005 18:41
 
Il luogo cui si erano dati appuntamento non era casuale, il Texas del presidente George W. Bush, scelto come scenario per chiamare a raccolta i sostenitori -scienziati, accademici e politici- della ricerca con le staminali embrionali, e in particolare della necessita' di ampliare i finanziamenti federali da destinare a questa ricerca.
E' cosi' che l'11 e 12 giugno a Houston si sono trovati luminari degli esperimenti sugli embrioni tra cui il pioniere della clonazione terapeutica Hwang Woo Suk e le leggende della cardiochirurgia americana Michael DeBakey e Denton Cooley che hanno confrontato le loro esperienze e messo a punto un piano d'azione per combattere l'opposizione all'uso delle staminali ricavate da embrioni e i tagli alla ricerca.
La scelta del Texas, lo Stato di cui e' stato governatore George W. Bush e dove e' fortissima la lobby anti-aborto che si oppone agli studi sulle staminali, non e' stata casuale: "E' stata una decisione simbolica", ha detto Bernard Siegel, direttore dell'Istituto per la politica genetica e padrone di casa all'incontro presso il Baylor College of Medicine, osservando che "mentre tutta l'attenzione si concentra sulla legge federale, vengono perse di vista le battaglie furibonde che vengono combattute stato per stato in nome di questa ricerca".
Il Texas e' uno di questi campi di battaglia: quando l'Assemblea Statale ha concluso i suoi lavori il mese scorso con un nulla di fatto il governatore (e successore di Bush) Rick Perry ha tirato un sospiro di sollievo: "Mi va benissimo che un altro stato assuma il ruolo di guida in questa vicenda".
Si tratta di "una guerra in nome della scienza", ha detto Neal Lane, studioso dell'Istituto per la Politica James Baker della texana Rice University e uno dei promotori della conferenza di due giorni a cui hanno preso parte 150 scienziati. Baylor -il centro medico dove si e' svolto il convegno- e' stato scelto anch'esso per il potente significato simbolico: e' li' che alla fine degli anni sessanta pionieri della medicina come DeBakey e Cooley sfidarono le obiezioni dell'opinione pubblica piu' tradizionalista effettuando i primi trapianti di cuore.
Delle decine di sessioni in due giorni di lavori solo due sono state dedicate alla ricerca pura, il resto avevano titoli del tipo: 'L'agenda delle staminali per il secondo mandato Bush' o 'Costruzione di un consenso per la ricerca sulle staminali a livello di movimenti di base'. "Questo e' il lancio del movimento pro-cura", ha detto Siegel osservando che e' la prima volta che vengono riuniti i protagonisti del dibattito -scienziati, business e gruppi di pazienti- per discutere come rimuovere gli ostacoli alla ricerca: "La posta e' troppo alta per continuare a stare in panchina".
 
 
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