"Un test sul funzionamento del polmone puo' aiutare la prognosi in pazienti che hanno subito (o devono subire) un trapianto di cellule staminali", si legge nella numero di agosto della rivista specializzata
American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Lo studio su 2.852 pazienti ha trovato che un basso valore del test polmonare
FEV1, prima di un trapianto di cellule staminali, e' un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di crisi respiratorie e/o di mortalita' dei pazienti. Il FEV1 misura il volume di aria espulsa nel primo secondo di una espirazione forzata.
Tutti i pazienti della ricerca avevano subito un trapianto allogenico, ossia di cellule staminali provenienti da un donatore compatibile.
"Il nostro studio conferma che la presenza di funzioni polmonari compromesse, prima di un trapianto allogenico di cellule staminali, comporta un elevato fattore di rischio nello sviluppo di crisi respiratorie e mortalita' (post trapianto). I test sulle funzioni polmonari rappresentano una misura sensibile, sebbene non specifica, dello stato fisiologico del paziente cosi' come possono rivelare altri stati patologici. Dato importante per stabilire le percentuali di sopravvivenza dei pazienti trapiantati", spiega il dr.
Jason W. Chien del
Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle.