Il deputato democratico Andrew Meisner ha presentato tre progetti di legge alla Camera del Michigan relativi alla regolamentazione della ricerca sugli embrioni umani.
L'attuale legge e' fra le piu' restrittive degli Usa, nonostante l'universita' statale ospiti ricercatori di alto livello. Molti esponenti politici sostengono che la liberalizzazione della ricerca produrrebbe risultati positivi sia dal punto di vista economico sia per la scoperta di nuove cure, ma sembra che la posizione preponderante sia quella dei repubblicani, che detengono la maggioranza del Parlamento.
La stessa governatrice Liz Boyd, anch'essa repubblicana, di fronte alla presentazione delle suddette proposte, ha dichiarato di non avere opinioni specifiche sul tema, e di non aver avuto "il tempo per esaminare nel dettaglio i testi". In realta' la Boyd ha evitato accuratamente di ricordare il voto della Camera federale dello scorso mese: una legge che cambia la direzione politica perseguita dall'amministrazione Bush e che non piace ne' ai conservatori ne' ai cattolici che hanno votato la stessa Boyd.
Il giovane deputato Meisner nel frattempo, ha gia' fatto sapere che raccogliera' le oltre 250.000 firme necessarie per presentare un referendum sul tema, e alcuni sondaggi preliminari fanno sperare per il meglio. Alla fine del 2004 il 73% degli elettori del Michigan si e' dichiarato favorevole alla ricerca sugli embrioni, e dai vertici della stessa universita' emerge la volonta' di cambiare situazione.
Sul sito internet dell'ateneo, il vice presidente per gli affari medici Robert Kelch ha scritto: "Non capisco la contraddizione politica che sta alla base di questa discussione: si lavora per diventare leader nel settore biomedico e poi si vieta un campo di ricerca fra i piu' promettenti, impedendo la creazione di nuove linee embrionali".

Il deputato democratico Andrew Meisner ha presentato tre progetti di legge alla Camera del Michigan relativi alla regolamentazione della ricerca sugli embrioni umani.
L'attuale legge e' fra le piu' restrittive degli Usa, nonostante l'universita' statale ospiti ricercatori di alto livello. Molti esponenti politici sostengono che la liberalizzazione della ricerca produrrebbe risultati positivi sia dal punto di vista economico sia per la scoperta di nuove cure, ma sembra che la posizione preponderante sia quella dei repubblicani, che detengono la maggioranza del Parlamento.
La stessa governatrice Liz Boyd, anch'essa repubblicana, di fronte alla presentazione delle suddette proposte, ha dichiarato di non avere opinioni specifiche sul tema, e di non aver avuto "il tempo per esaminare nel dettaglio i testi". In realta' la Boyd ha evitato accuratamente di ricordare il voto della Camera federale dello scorso mese: una legge che cambia la direzione politica perseguita dall'amministrazione Bush e che non piace ne' ai conservatori ne' ai cattolici che hanno votato la stessa Boyd.
Il giovane deputato Meisner nel frattempo, ha gia' fatto sapere che raccogliera' le oltre 250.000 firme necessarie per presentare un referendum sul tema, e alcuni sondaggi preliminari fanno sperare per il meglio. Alla fine del 2004 il 73% degli elettori del Michigan si e' dichiarato favorevole alla ricerca sugli embrioni, e dai vertici della stessa universita' emerge la volonta' di cambiare situazione.
Sul sito internet dell'ateneo, il vice presidente per gli affari medici Robert Kelch ha scritto: "Non capisco la contraddizione politica che sta alla base di questa discussione: si lavora per diventare leader nel settore biomedico e poi si vieta un campo di ricerca fra i piu' promettenti, impedendo la creazione di nuove linee embrionali".