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 USA - USA - Usa. Le aziende non si fermano di fronte a embrioni assenti, governi indecisi e mercati in bilico
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Notizia 
4 agosto 2005 18:00
 
Il problema delle fonti per ottenere cellule staminali utilizzabili per la ricerca e' una questione aperta in tutti gli Usa, e coinvolge quotidianamente le scelte professionali delle compagnie biotech. Molte di esse, soprattutto nella Bay Area, hanno deciso di concentrarsi sulle fonti alternative agli embrioni, nonostante si trovino in una situazione politica favorevole.
Da un punto di vista economico appaiono come scelte di mediazione e di 'trampolino', dal punto di vista politico rappresentano lo sforzo in vista di soluzioni migliori. E' cio' che sostiene anche Paul Sanberg, direttore del Centre of Excellence for Aging and Brain Repair, professore alla University of South Florida (USF) e presidente della Saneron CCEL, il 'braccio' esterno della USF. "Dal veto presidenziale del 2001 e' cresciuto l'impegno verso le fonti alternative, e i ricercatori riescono ad ottenere linee di staminali cordonali utili e sicure". Un passo avanti un po' obbligato, ma produttivo.
Sono in particolare tre le compagnie che stanno progettando il loro ingresso in questo nuovo mercato farmaceutico settoriale in grande espansione. La Cryo-Cell International in primis, specializzata nella raccolta e conservazione delle staminali cordonali; la sua affiliata, la suddetta Saneron CCEL, che utilizza le cellule per ottimizzare le cure contro le malattie cardiovascolari, gli ictus e la SLA (sindrome laterale amiotrofica). La terza compagnia e' la Stem Cell Therapies International, concentratasi nei trapianti di staminali prelevate da conigli, per alleviare le complicazioni del diabete e altri disturbi della vecchiaia negli esseri umani.
Ciascuna di esse spera, senza tanti giri di parole, di affermarsi saldamente nell'industria della scienza per i prossimi 10 anni. Secondo i prospetti economici della D&MD Pubblication, una rivista di indagini di mercato, nel 2010 le compagnie avranno gia' guadagnato 30 miliardi di Usd. Nel frattempo molti governi si saranno adeguati ai nuovi bisogni della scienza, e quindi del mercato, e chissa', forse curarsi con le staminali sara' diventato un traguardo piu' accessibile per tutti. Del resto stiamo assistendo alla nascita di una nuova industria, quella della medicina rigenerativa, che ci costringe a modificare le nostre certezze, innanzitutto teoriche, sulla qualita' della vita e sulla finitezza del corpo umano.
Per il momento la distinzione fra ricerca e applicazione e' ancora piuttosto chiara. Come nota Gerald Mass, vice presidente della Cryo-Cell, "i ricercatori cercano le staminali embrionali mentre gli ospedali e gli istituti specializzati in terapie cellulari, utilizzano abitualmente staminali cordonali. Queste ultime riescono a risolvere quadri clinici complessi nel 70-80% dei casi".
Solo alla Cryo-Cell si contano piu' di 80.000 persone statunitensi che hanno scelto di far conservare il sangue cordonale dei propri figli, e altre 3.000 provenienti oltreoceano.
Per quanto riguarda gli xenotrapianti, sia di cellule che di organi, l'attenzione e' meno elevata rispetto ad una decina di anni fa. Secondo Senberg comunque, l'industria capira' che anche questa e' una strada da percorrere: "20.000 Usd per una terapia non sono pochi, ma per poter rispondere a tutte le domande occorrono ancora anni di licenze, collaborazioni e finanziamenti pubblici".
Via libera alle fonti alternative, sembrano dire i vertici di queste importanti aziende. Via libera pero' anche alla ricerca sugli embrioni soprannumerari, sperando che il Senato federale degli Usa ad esempio, riesca a raggiungere quei 67 voti necessari ad aggirare il veto presidenziale.
 
 
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Il problema delle fonti per ottenere cellule staminali utilizzabili per la ricerca e' una questione aperta in tutti gli Usa, e coinvolge quotidianamente le scelte professionali delle compagnie biotech. Molte di esse, soprattutto nella Bay Area, hanno deciso di concentrarsi sulle fonti alternative agli embrioni, nonostante si trovino in una situazione politica favorevole.
Da un punto di vista economico appaiono come scelte di mediazione e di 'trampolino', dal punto di vista politico rappresentano lo sforzo in vista di soluzioni migliori. E' cio' che sostiene anche Paul Sanberg, direttore del Centre of Excellence for Aging and Brain Repair, professore alla University of South Florida (USF) e presidente della Saneron CCEL, il 'braccio' esterno della USF. "Dal veto presidenziale del 2001 e' cresciuto l'impegno verso le fonti alternative, e i ricercatori riescono ad ottenere linee di staminali cordonali utili e sicure". Un passo avanti un po' obbligato, ma produttivo.
Sono in particolare tre le compagnie che stanno progettando il loro ingresso in questo nuovo mercato farmaceutico settoriale in grande espansione. La Cryo-Cell International in primis, specializzata nella raccolta e conservazione delle staminali cordonali; la sua affiliata, la suddetta Saneron CCEL, che utilizza le cellule per ottimizzare le cure contro le malattie cardiovascolari, gli ictus e la SLA (sindrome laterale amiotrofica). La terza compagnia e' la Stem Cell Therapies International, concentratasi nei trapianti di staminali prelevate da conigli, per alleviare le complicazioni del diabete e altri disturbi della vecchiaia negli esseri umani.
Ciascuna di esse spera, senza tanti giri di parole, di affermarsi saldamente nell'industria della scienza per i prossimi 10 anni. Secondo i prospetti economici della D&MD Pubblication, una rivista di indagini di mercato, nel 2010 le compagnie avranno gia' guadagnato 30 miliardi di Usd. Nel frattempo molti governi si saranno adeguati ai nuovi bisogni della scienza, e quindi del mercato, e chissa', forse curarsi con le staminali sara' diventato un traguardo piu' accessibile per tutti. Del resto stiamo assistendo alla nascita di una nuova industria, quella della medicina rigenerativa, che ci costringe a modificare le nostre certezze, innanzitutto teoriche, sulla qualita' della vita e sulla finitezza del corpo umano.
Per il momento la distinzione fra ricerca e applicazione e' ancora piuttosto chiara. Come nota Gerald Mass, vice presidente della Cryo-Cell, "i ricercatori cercano le staminali embrionali mentre gli ospedali e gli istituti specializzati in terapie cellulari, utilizzano abitualmente staminali cordonali. Queste ultime riescono a risolvere quadri clinici complessi nel 70-80% dei casi".
Solo alla Cryo-Cell si contano piu' di 80.000 persone statunitensi che hanno scelto di far conservare il sangue cordonale dei propri figli, e altre 3.000 provenienti oltreoceano.
Per quanto riguarda gli xenotrapianti, sia di cellule che di organi, l'attenzione e' meno elevata rispetto ad una decina di anni fa. Secondo Senberg comunque, l'industria capira' che anche questa e' una strada da percorrere: "20.000 Usd per una terapia non sono pochi, ma per poter rispondere a tutte le domande occorrono ancora anni di licenze, collaborazioni e finanziamenti pubblici".
Via libera alle fonti alternative, sembrano dire i vertici di queste importanti aziende. Via libera pero' anche alla ricerca sugli embrioni soprannumerari, sperando che il Senato federale degli Usa ad esempio, riesca a raggiungere quei 67 voti necessari ad aggirare il veto presidenziale.
 
 
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