Se in Italia non esiste la possibilita' di conservare in una banca privata le cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale, negli Stati Uniti questa possibilita' si e' trasformata in un bell'affare commerciale. Un articolo pubblicato dal Los Angeles Times offre una panoramica sulla materia.
"Questa e' una impresa esclusivamente commerciale basata sulla ansieta' dei genitori -afferma la dottoressa Eliane Gluckman- ma i benefici scientifici sono ancora tutti da dimostrare". Mentre le cellule staminali prelevate dagli embrioni hanno la capacita' di poter essere trasformate in ogni tipo di cellula (con la speranza quindi di poter essere usate un giorno per una ampia gamma di malattie), le cellule staminali ricavate dal cordone ombelicale del bimbo appena nato sono un tipo di cellula adulta (simile a quelle del midollo osseo) che offrono una capacita' di trasformazione limitata alle cellule del sangue.
Negli Stati Uniti sono stati gia' depositati nelle banche oltre 230 mila campioni di cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale dei neonati, con un giro di affari di 300 milioni di dollari. Oltre mille dollari vengono chiesti per la raccolta del cordone, poi c'e' da pagare un canone annuale che supera i 100 dollari per a loro crioconservazione.
Gli opuscoli pubblicitari di compagnie come Cord Blood Registry (90 mila clienti), Cryo-Cell International (80 mila clienti), Via Cord Inc (60 mila) sono esposti negli studi medici. Chi si iscrive riceve un completo di accessori ed istruzioni per raccogliere il sangue del cordone ombelicale in un sacchetto speciale che viene poi recapitato alla compagnia: l'operazione di raccolta del sangue deve essere effettuata nei primi cinque minuti di vita del neonato.
Alla Family Cord Blood Services si ammette che finora solo un campione dei novemila depositati e' stato richiesto dai genitori per un intervento medico d'emergenza: ma il bimbo e' morto poco dopo l'operazione.