Dopo essere stata la punta di lancia per regolamentare ed autorizzare le ricerche con le staminali embrionali, e poter permettere ai ricercatori di accedere agli embrioni sovrannumerari dalle tecniche di fecondazione assistita, l'Andalusia apre la strada alla clonazione terapeutica e sprona cosi' il Governo centrale di Zapatero che con la ministra alla Sanita' Elena Salgado aveva gia' preannunciato una disponibilita'.
La Commissione Autonoma di Etica ha sollecitato il Governo andaluso e quello centrale a permettere il trasferimento nucleare a fini terapeutici. Dalla titolare alla Salute andalusa, Maria Jesus Montero una prima risposta positiva: "se esiste un consenso sociale generalizzato". e in caso le competenze in materia ricadano sul governo locale. verra' redatto un quadro legale adeguato e "lo approveremo senza dubbio"; se invece le competenze fossero del Governo centrale, "dal governo andaluso faremo pressioni per questa regolamentazione". Nel frattempo la Montero ha annunciato di avere messo al lavoro un gruppo di esperti per redigere un progetto di legge e per capire le competenze. Obbiettivo: fare dell'Andalusia la prima regione autonoma spagnola che autorizza la clonazione terapeutica anticipando la legge di Ricerca Biomedica gia' preannunciata dal Governo Zapatero.
Lo scienziato incaricato a redigere una bozza di legge e' Bernat Soria, uno dei principali esperti su cui puo' contare l'amministrazione andalusa, e che ha subito assicurato che questa procedura "in alcun modo intende riferirsi alla clonazione riproduttiva" (da condannare), mentre il trasferimento nucleare, o clonazione terapeutica, "permette di ottenere cellule staminali con una dotazione compatibile allo stesso donatore" ed evitare i problemi di rigetto tipici dei trapianti.