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 ITALIA - ITALIA - Oltre duemila italiani hanno fatto il testamento biologico
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7 giugno 2009 0:00
 
"Consapevoli, decisi. Informati sulle possibilita' e i limiti della Scienza. In quella fascia d?eta' in cui si guarda al dopo e ci si interroga. Con la paura di perdere lucidita', dignita', autonomia. Oltre duemila italiani, esattamente 2.053, nei giorni piu' duri del caso Englaro, mentre il Parlamento si affannava a varare una legge oggi incagliata alla Camera, hanno deciso di scrivere il proprio testamento biologico. Grazie all?iniziativa di due associazioni, "A buon diritto" presieduta da Luigi Manconi, e "Luca Coscioni", che hanno messo a disposizione sui loro siti i moduli delle "Dichiarazioni anticipate di trattamento", in centinaia hanno indicato nel dettaglio come vorrebbero continuare a vivere, o morire invece con dignita'. I risultati - scrive REPUBBLICA - sono sorprendenti per la loro precisione, e per l?informazione che sottendono, come se il grande dibattito bioetico, cosi' difficile nelle aule parlamentari, fosse invece gia' concreto e reale nella vita delle persone. Eccolo dunque il ritratto di questa avanguardia che ha gia' compilato il proprio testamento biologico. Sono in maggioranza donne (il 55,72% contro il 44,28% di uomini) in un?eta' compresa tra i 50 e i 70 anni, e vivono per lo piu' nelle regioni del Centro-Nord. Scelgono di sapere e di sapere tutto. Spezzando cosi' una radicata prassi per cui al malato e' meglio nascondere la propria situazione, soprattutto se questa e' seria. L?87% dei firmatari dei biotestamenti afferma infatti di voler 'essere informato sul proprio stato di salute e sulle aspettative di vita, anche in presenza di malattie non guaribili'. Ancora piu' netta e' la scelta sull?alimentazione e l?idratazione in presenza di 'malattia allo stadio terminale o stato permanente di incoscienza'. Il 98,73%, cioe' la totalita', respinge entrambi i trattamenti. Respinge cioe' il cardine della legge sul biotestamento approvata nel marzo scorso al Senato, che ritiene invece obbligatorie l?alimentazione e l?idratazione artificiale. Un punto delicato. E infatti la paura che le proprie dichiarazioni non vengano eseguite deve essere forte se nei formulari il 93,81% sceglie comunque di nominare un fiduciario 'che si impegni a garantire il rispetto delle volonta' espresse nel testamento'. Molto chiara anche la decisione sulla sospensione o meno delle cure. L?86% ha indicato che queste siano interrotte 'se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di incoscienza senza possibilita' di recupero'. Cio' che emerge dalla lettura di questi moduli (ma la raccolta e' appena iniziata) e' una distanza siderale tra le scelte dei cittadini e la legge in discussione. Una legge nata sull?onda emotiva della tragedia di Eluana Englaro, per fermare la sentenza che avrebbe permesso ai medici di staccare il sondino alla giovane donna in stato vegetativo da 17 anni. Le cose sono poi andate diversamente, Eluana e' morta prima che la legge venisse approvata. Il divario pero' resta netto. Perche' dice che gli italiani vogliono l?autodeterminazione. Sul proprio corpo, sulla propria salute e sulla propria morte".
 
 
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