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 ITALIA - ITALIA - Italia. La tecnoscienza assedia il sud del mondo
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Notizia 
15 settembre 2005 18:17
 
Le biotecnologie stanno creando nuove disuguaglianze nei paesi poveri del mondo: contro questo drammatico fenomeno denunciato al convegno delle Acli sulla biopolitica, ad Orvieto, e' partita una campagna di sensibilizzazione su quella che viene considerata "la nuova forma di sfruttamento dei paesi poveri", ossia il commercio, la manipolazione e l'alterazione della vita umana attraverso l'utilizzo incontrollato delle biotecnologie. Lo slogan e' "Liberiamo il sud del mondo dall'assedio della tecnoscienza".
Padrino dell'iniziativa, che l'ha proposta ad Orvieto, Gerolamo Fazzini, condirettore della rivista missionaria 'Mondo e missione'. "Anche in vista della Marcia Perugia-Assisi per la giustizia e la pace -ha detto Luigi Bobba, presidente delle Acli- non possiamo tacere questa nuova forma di ingiustizia planetaria. Cliniche e centri sanitari da 'primo mondo' si stanno concentrando in alcune zone povere del pianeta, sfruttando contesti di debolezza democratica e soggezione economica. Nel chiuso di laboratori immacolati la vita umana subisce lo scacco da parte di interessi economici enormi. Tra le distorsioni di una globalizzazione non governata, quella relativa al commercio, alla manipolazione, all'alterazione della vita e' la piu' subdola e pericolosa".
Fra le segnalazioni di Fazzini, oggetto delle "biotecnologie selvagge", il caso Singapore dove "e' sorta Biopolis, una cittadella della scienza dove il business detta le regole della ricerca"; il caso Cina dove "il governo si e' rifiutato di firmare la proposta di un bando internazionale sulla clonazione umana discusso in sede Onu nel febbraio scorso"; il caso Brasile dove nel marzo 2005 "e' passato un progetto di legge sulla biosicurezza che permette la produzione e la commercializzazione di organismi transgenici".
 
 
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