testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Staminali emopoietiche, il bilancio dell’ospedale di Treviso
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
1 settembre 2005 19:00
 
All'Ospedale Ca' Foncello di Treviso (Azienda Ulss 9 della Regione Veneto), dall'inizio dell'anno e' stato raggiunto il numero di 37 prelievi di cellule staminali emopoietiche.
Un dato -rileva una nota dell'Ulss 9- che segna il pieno regime dell'attivita', garantita da specialisti che hanno maturato una vasta esperienza professionale nei principali centri ematologici, eseguendo centinaia di interventi. La trentottesima procedura e' stata avviata in questi giorni presso il Centro Trasfusionale dell'ospedale trevigiano, diretto dal dottor Giovan Battista Gajo.
Il programma avviato alla fine dell'anno scorso, ha consentito con i 37 prelievi del 2005 il trapianto emopoietico su 23 pazienti, presso il reparto di Ematologia del dottor Filippo Gherlinzoni. Un dato estremamente positivo, considerando l'obiettivo di circa 50 procedure annue.
I moderni protocolli prevedono il trapianto di cellule staminali emopoietiche per poter consentire l'utilizzo di dosi elevate di chemioterapia, superiori a quelle convenzionali, con l'obiettivo di aumentare l'eradicazione delle cellule tumorali con possibilita' anche di guarigione definitiva specie di pazienti con neoplasie ematologiche (mielomi, linfomi, leucemie).
La chemioterapia ad alte dosi provocherebbe la distruzione irreversibile del midollo osseo con effetti collaterali gravissimi e spesso mortali per il paziente (infezioni, emorragie) se non venisse associata la reinfusione di cellule staminali in precedenza raccolte dal paziente stesso, in grado di ripopolare il midollo ricostituendo cosi' l'emopoiesi (autotrapianto).
Le cellule vengono prelevate dal sangue periferico tramite una procedura di prelievo venoso della durata di circa 4 ore con l'utilizzo di macchine (separatori cellulari). Successivamente le cellule staminali vengono processate, congelate e conservate a -180 øC in appositi tank contenenti azoto liquido.
Potenzialmente, le cellule possono essere conservate per periodi molto lunghi anche se usualmente vengono impiegate a distanza di poco tempo dalla raccolta, subito dopo la "superchemioterapia". "Col raggiungimento di quasi 40 prelievi nei primi otto mesi dell'anno, l'attivita' dell'Ematologia trevigiana ha superato le previsioni ed e' definitivamente consolidata nella nostra organizzazione sanitaria trevigiana -sottolinea Claudio Dario, Direttore generale dell'Azienda Ulss 9 di Treviso-. Solo un anno fa i pazienti ematologici che dovevano sottoporsi a questi interventi dovevano recarsi fuori provincia. Oggi siamo in grado non solo di garantire il servizio e di operare secondo elevati standard di qualita' ed esperienza. Penso che tutto il personale dei reparti del dottor Gajo e del dottor Gherlinzoni possa andare fiero del risultato raggiunto".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS