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 ITALIA - ITALIA - Italia. La riproduzione solo al femminile?
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1 settembre 2005 18:56
 
In un futuro non molto lontano, almeno in teoria, anche le donne potranno produrre spermatozoi e concepire cosi' un figlio senza bisogno di alcun contributo maschile. Parola del professor Luca Gianaroli, direttore scientifico della Societa' italiana di studi di medicina della riproduzione, intervenuto su Radio Anchio a un dibattito relativo al questionario che il premier inglese Tony Blair ha rivolto ai cittadini britannici in materia di fecondazione assistita.
Tecniche attualmente in fase di sperimentazione, ma che potrebbero trovare applicazione tra pochi anni -spiega l'esperto- potranno permettere la creazione di gameti artificiali, cioe' di ovuli e spermatozoi ottenuti da cellule staminali. Dopo il fallimento del referendum sulla legge 40, in Italia questa pratica sara' impossibile, precisa Gianaroli, ma tecnicamente sara' fattibile e aprira' nuove prospettive a tutte le persone sterili (donne in menopausa molto precoce o uomini reduci da terapia radiante) che oggi per avere un bambino sono costrette alla fecondazione eterologa. Le donne potranno quindi farsi fabbricare degli ovuli e gli uomini degli spermatozoi. Ma non solo. Arrampicandosi sugli specchi e pensabile che anche una donna possa ricavarsi uno spermatozoo, benche' la clonazione, giustamente vietata, sarebbe una via ancora piu semplice. Nella consultazione lanciata in questi giorni, Blair interroga i cittadini inglesi anche sulla possibilita' di produrre gameti artificiali. Un'ipotesi che suscita la completa disapprovazione del professor Francesco D'Agostino, presidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb). Se gia' la semplice pre-determinazione del sesso del nascituro, anch'essa proposta dal premier britannico, minaccia di generare problemi gravissimi, figuriamoci cosa potrebbe succedere se fosse permessa la creazione di gameti artificiali, dice il bioeticista intervenendo alla trasmissione radiofonica.
La possibilita', sottolinea D'Agostino, e' quella di produrre cellule germinali da cellule staminali, utilizzandole ad esempio per la fecondazione assistita su coppie omosessuali. E sono veramente meravigliato da come non ci si renda conto di quanto rischioso sia mettere al mondo individui figli di manipolazioni genetiche cosi' complesse, sulle cui conseguenze a lungo termine non sappiamo ancora nulla. Potrebbero anche verificarsi malformazioni, debolezze costituzionali e alterazioni dell'equilibrio darwiniano delle popolazioni. Insomma, continuo a essere profondamente perplesso quando vedo che la classe politica cavalca la tigre e vuole andare al di la' di quella doverosa cautela che un tempo era la caratteristica primaria e piu' nobile degli scienziati, conclude il numero uno del Cnb.
 
 
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