testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Bene i primi test per le staminali e la Sla
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
29 settembre 2005 18:16
 
Sono incoraggianti i risultati dei primi test clinici del trapianto di cellule staminali adulte su sette pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (morbo di Lou Gehrig), la prima sperimentazione al mondo di questo genere, condotta da un gruppo di ricercatori italiani.
I risultati preliminari degli studi li ha presentati Letizia Mazzini dell'ospedale di Novara, che insieme a neurologi dell'universita' di Torino. I ricercatori utilizzano cellule del midollo osseo dei pazienti stessi. Sebbene gli studi siano solo una dimostrazione della sicurezza della metodologia e della terapia, ha sottolineato la neurologa a Roma per il Congresso internazionale sulle staminali nelle neuroscienze' promosso dall'Universita' Cattolica, si tratta di risultati fondamentali per andare avanti con queste sperimentazioni.
La sclerosi laterale amiotrofica e' una malattia neurodegenerativa che in Italia colpisce circa 4000 individui, soprattutto intorno ai 50-60 anni ma che non di rado interessa persone di piu' giovane eta'. Ad essere interessati sono le cellule nervose che innervano i muscoli motori per cui l'individuo colpito progressivamente va incontro a paralisi. Per ora non ci sono trattamenti farmacologici e l'esito della malattia e' sempre infausto.
La sperimentazione italiana e' iniziata nell'Ottobre 2001 dopo l'autorizzazione del comitato bioetico regionale, ha spiegato la Mazzini, dopo scelta accurata di sette pazienti.
A questi e' stato prelevato il midollo osseo da cui poi sono state isolate cellule staminali coltivate in provetta. Queste poi sono state iniettate nei pazienti che, a tre anni dall'intervento, non hanno mostrato alcun danno collaterale del trattamento.
Al momento, ha riferito la neurologa, altri dieci pazienti, di cui tre hanno gia' effettuato il trapianto, sono in fase di studio dopo che una commissione di esperti dell'Istituto superiore di sanita', nel luglio 2004, ha dato il via libera per una nuova sperimentazione clinica preliminare di fase I. Ripetere la fase I su altri pazienti, ha spiegato la Mazzini, e' necessario: sette pazienti sono un numero insufficiente per escludere ogni eventualita' di effetti avversi, condizione indispensabile prima di andare avanti con la sperimentazione.
I risultati relativi a questi 10 pazienti saranno disponibili tra un anno, ha concluso l'esperta; se positivi il sogno e' di avere l'autorizzazione a procedere con le sperimentazioni di questa che sembra tra le piu' promettenti linee di ricerca per una malattia contro la quale tutte le sperimentazioni farmacologiche finora hanno dato esito negativo.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS