Era una promessa del rugby britannico, ma era rimasto paralizzato, costretto su una sedia a rotelle, in un terrificante incidente d'allenamento: la spina dorsale spezzata, perche' i compagni gli erano caduti sopra in una mischia. Adesso la polizia indaga sul sospetto che il giovane, Daniel James, 23 anni, il mese scorso sia stato accompagnato in una clinica svizzera, la Dignitas a Zurigo, dove medici compiacenti lo abbiano aiutato in un suicidio assistito. Protetta della legge sulla privacy, la clinica puo' evitare di dichiarare se Daniel sia passato di li'. L'incidente era accaduto appena 4 giorni dopo il suo exploit in un incontro dell'England Students Team contro la squadra francese. Per gli otto mesi successivi aveva subito un'odissea di interventi chirurgici, ma nonostante la coraggiosa lotta non era stato in grado di recuperare praticamente nessuno dei suoi movimenti, tranne che nelle dita.   
I genitori di Daniel, Julie and mark James, hanno detto che il figlio ha piu' volte tentato il suicidio perche' "non voleva vivere una esistenza di seconda classe. La morte era per lui un sollievo perche' si sentiva giorno per giorno sempre piu' prigioniero nel carcere del suo corpo". I genitori hanno precisato che questo era l'ultimo modo in cui desideravano che finisse la vita del loro figlio ma, "negli ultimi sei mesi aveva costantemente espresso questo desiderio e diceva di essere pronto e determinato a raggiungere lo scopo.