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 ITALIA - ITALIA - Giardini pubblici anti-allergie. Firenze in testa
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Notizia 
4 giugno 2015 12:22
 
Nel 2014, la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) ha istituito una task force presieduta da Vincenzo Patella dell'Università di Salerno sui cambiamenti climatici e ambientali e proposto un decalogo di consigli per ridurre la presenza nell'aria dei pollini rivolto anche alle amministrazioni comunali, affinché realizzino un arredo urbano che tenga conto dei possibili effetti allergizzanti. Quindi meno ulivi e betulle e più piante "entomofile", che per l'impollinazione utilizzano gli insetti, e che riducono la sensibilizzazione degli allergici di circa dieci volte. "A trarne un sicuro beneficio saranno poi le generazioni future, poiché si ridurrà la sensibilizzazione a queste piante particolarmente allergizzanti" sottolinea Patella. Il problema è particolarmente sentito nelle grandi città dove i pollini potenziano i loro effetti allergizzanti a causa degli scarichi delle auto e, più in generale, degli idrocarburi. La prima amministrazione che si è fatta avanti per mettere in atto questa prevenzione delle allergie senza rinunciare al verde pubblico è stato il comune di Firenze, che, con una mozione proposta da uno dei consiglieri comunali, Cristina Scaletti, ha deliberato di voler adottare i principi proposti dal Decalogo Siaaic. Questa mozione, che a breve sarà votata anche in Consiglio, è passata in Commissione all'unanimità. Sottolinea Scaletti: "Con questa decisione, Firenze si candida a divenire capofila dei comuni italiani nell'adottare questo protocollo". Ora il presidente della Siaaic Giorgio Walter Canonica avvierà i contatti con l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia, la quale si farà carico di indicare a tutti i Comuni la strada da seguire.
 
 
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