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 GERMANIA - GERMANIA - Germania. La scienza nel dibattito elettorale
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15 settembre 2005 17:57
 
La ricerca scientifica e' divenuta uno dei temi centrali delle elezioni politiche in Germania, dopo che il ministro dell'Istruzione e della ricerca Edelgard Bulmahn ha modificato la propria posizione in merito alla normativa nazionale sulle cellule staminali.
La Bulmahn, che aveva dichiarato in precedenza di ritenere sufficiente la normativa in vigore, ha annunciato che intende sostenere la revisione della normativa tedesca sulle cellule staminali embrionali umane, considerata tra le piu' restrittive dell'Unione europea.
Altre voci all'interno del Partito socialdemocratico tedesco (SPD), attualmente al governo, hanno inoltre espresso disappunto per la scelta di Annette Schavan quale prossimo ministro dell'Istruzione e della ricerca in caso di vittoria elettorale della coalizione conservatrice CDU/CSU, presentata dal candidato principale dell'opposizione alla Cancelleria federale, Angela Merkel.
Finora i socialdemocratici si ritenevano soddisfatti della controversa normativa sulle cellule staminali embrionali umane approvata nel 2002, che consente ai ricercatori tedeschi di importare cellule staminali embrionali umane a determinate condizioni, in conformita' al punto di vista dei conservatori. Prima dell'entrata in vigore della suddetta normativa, l'utilizzo di embrioni umani era vietato in Germania per ogni scopo diverso da quello riproduttivo.
Gli scienziati tedeschi hanno spesso criticato la legislazione vigente, che autorizza l'importazione in Germania delle sole cellule staminali ottenute prima del 1° gennaio 2002, sostenendo che, mentre per la ricerca di base si possono utilizzare linee di cellule staminali meno recenti, per la ricerca clinica occorrono nuove linee di dette cellule. Pertanto, il divieto d'importazione relativo alle nuove linee di cellule staminali rende di fatto impossibile la partecipazione della Germania alla proposta banca europea di cellule staminali.
In una recente intervista con il quotidiano "Die Welt", il ministro Bulmahn ha modificato le sue precedenti dichiarazioni, affermando che, poiche' nel prossimo futuro saranno probabilmente impiegati trattamenti medici derivati dalla ricerca sulle cellule staminali umane, un'eventuale revisione della normativa vigente, soprattutto se intesa ad autorizzare l'importazione di nuove linee di cellule staminali, dovra' essere dibattuta in seno al Bundestag durante la prossima legislatura.
Per quanto concerne l'eventuale nomina di Annette Schavan a ministro dell'Istruzione e della ricerca, i socialdemocratici si oppongono sostenendo che la candidata, teologa ed attuale ministro della Cultura e dell'istruzione del Baden-Württemberg, non avrebbe adeguata esperienza in materia di ricerca, ne' idee per una moderna politica di innovazione o capacita' di analizzare la concorrenza internazionale nel settore delle tecnologie piu' avanzate.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del ministro Bulmahn alla rivista "The Scientist", cio' "rappresenterebbe un problema per la ricerca scientifica in Germania". La Schavan ha difeso le proprie qualifiche e competenze, dichiarando alla stessa rivista che l'esperienza decennale quale ministro della Cultura e dell'istruzione del suo Stato l'ha resa idonea a ricoprire l'incarico per cui e' stata proposta.
La Schavan ha inoltre annunciato che, qualora il suo partito vincesse le elezioni, la legge sulle cellule embrionali resterebbe per il momento invariata.
 
 
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La Bulmahn, che aveva dichiarato in precedenza di ritenere sufficiente la normativa in vigore, ha annunciato che intende sostenere la revisione della normativa tedesca sulle cellule staminali embrionali umane, considerata tra le piu' restrittive dell'Unione europea.
Altre voci all'interno del Partito socialdemocratico tedesco (SPD), attualmente al governo, hanno inoltre espresso disappunto per la scelta di Annette Schavan quale prossimo ministro dell'Istruzione e della ricerca in caso di vittoria elettorale della coalizione conservatrice CDU/CSU, presentata dal candidato principale dell'opposizione alla Cancelleria federale, Angela Merkel.
Finora i socialdemocratici si ritenevano soddisfatti della controversa normativa sulle cellule staminali embrionali umane approvata nel 2002, che consente ai ricercatori tedeschi di importare cellule staminali embrionali umane a determinate condizioni, in conformita' al punto di vista dei conservatori. Prima dell'entrata in vigore della suddetta normativa, l'utilizzo di embrioni umani era vietato in Germania per ogni scopo diverso da quello riproduttivo.
Gli scienziati tedeschi hanno spesso criticato la legislazione vigente, che autorizza l'importazione in Germania delle sole cellule staminali ottenute prima del 1° gennaio 2002, sostenendo che, mentre per la ricerca di base si possono utilizzare linee di cellule staminali meno recenti, per la ricerca clinica occorrono nuove linee di dette cellule. Pertanto, il divieto d'importazione relativo alle nuove linee di cellule staminali rende di fatto impossibile la partecipazione della Germania alla proposta banca europea di cellule staminali.
In una recente intervista con il quotidiano "Die Welt", il ministro Bulmahn ha modificato le sue precedenti dichiarazioni, affermando che, poiche' nel prossimo futuro saranno probabilmente impiegati trattamenti medici derivati dalla ricerca sulle cellule staminali umane, un'eventuale revisione della normativa vigente, soprattutto se intesa ad autorizzare l'importazione di nuove linee di cellule staminali, dovra' essere dibattuta in seno al Bundestag durante la prossima legislatura.
Per quanto concerne l'eventuale nomina di Annette Schavan a ministro dell'Istruzione e della ricerca, i socialdemocratici si oppongono sostenendo che la candidata, teologa ed attuale ministro della Cultura e dell'istruzione del Baden-Württemberg, non avrebbe adeguata esperienza in materia di ricerca, ne' idee per una moderna politica di innovazione o capacita' di analizzare la concorrenza internazionale nel settore delle tecnologie piu' avanzate.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del ministro Bulmahn alla rivista "The Scientist", cio' "rappresenterebbe un problema per la ricerca scientifica in Germania". La Schavan ha difeso le proprie qualifiche e competenze, dichiarando alla stessa rivista che l'esperienza decennale quale ministro della Cultura e dell'istruzione del suo Stato l'ha resa idonea a ricoprire l'incarico per cui e' stata proposta.
La Schavan ha inoltre annunciato che, qualora il suo partito vincesse le elezioni, la legge sulle cellule embrionali resterebbe per il momento invariata.
 
 
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