Ian Wilmut del Roslin Institute, noto come il papa' della pecora Dolly, chiedera' l'autorizzazione per invitare le donne a donare ovuli per esperimenti di clonazione. Si ritiene che la raccolta di ovuli "freschi", rispetto a quelli scartati durante i trattamenti di fertilita', renderebbe piu' rapidi i progressi verso la comprensione e la possibile cura delle malattie del motoneurone (SMA, amiotrofie spinali e SLA, sclerosi laterali amiotrofiche).
Attualmente, gli esperti di clonazione britannici utilizzano soltanto gli ovuli in soprannumero delle coppie che frequentano le cliniche per la fertilita', che sarebbero altrimenti gettati. Ma molti degli scienziati del settore ritengono che la bassa qualita' degli ovuli che ricevono abbia un impatto negativo sulla ricerca e ostacoli la capacita' degli ovuli stessi di trasformarsi in cloni sani.
Tuttavia, la proposta di richiedere alle donne di donare gli ovuli ha gia' sollevato preoccupazioni di carattere etico. Alcuni gruppi religiosi hanno accusato Ian Wilmut di trasformare donne e ovuli in merci.
Il professor Wilmut e' tuttavia fiducioso e ritiene che molte donne sarebbero felici di donare per contribuire all'evoluzione della ricerca. "Non ho mai dubitato che le donne donerebbero se sapessero che aiutiamo persone a curarsi", ha dichiarato al quotidiano "The Guardian". "La nostra speranza e convinzione e' che le donne che sono state testimoni degli effetti devastanti delle malattie (come quella del motoneurone) saranno pronte ad effettuare tale donazione".