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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Creati embrioni umani senza l'utilizzo di sperma
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29 settembre 2005 18:34
 
Paul de Sousa, dell'Universita' di Edimburgo, ha annunciato al BA Science Festival (Festival della scienza della British Association) di Dublino, che il suo gruppo e' riuscito a creare "embrioni vergini", o partenoti, stimolando un ovulo umano a iniziare a dividersi come un embrione senza l'aggiunta di alcun materiale genetico da parte di una cellula spermatica maschile.
L'annuncio giunge a solo un giorno di distanza da quando la Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), del Regno Unito, ha autorizzato il trasferimento dei componenti di un embrione umano in un ovulo non fecondato di un'altra donna, estendendo ulteriormente i confini della ricerca riproduttiva.
Si prevede che gli embrioni cosi' derivati apriranno una nuova strada alla coltura di tessuti e cellule femminili per un'ampia gamma di esperimenti e cure. Il gruppo di Edimburgo, che svolge la propria attivita' presso il Roslin Institute, dove era stata clonata la pecora Dolly, ha utilizzato circa 300 ovuli umani di donatrici volontarie per creare una mezza dozzina di blastocisti partenoti - embrioni umani costituiti da circa 50 cellule, che possono essere impiegati come fonti di cellule staminali.
All'incontro della British Association il dottor De Sousa ha dichiarato: "Per ora non siamo riusciti a ottenere cellule staminali da tali embrioni, ma questa continua ad essere la nostra ambizione". Alcuni scienziati ritenevano che, impiegando i partenoti nella ricerca, si sarebbero potute evitare le obiezioni dei gruppi per la vita; il dottor De Sousa non condivide questo parere, confermato dalle dichiarazioni di sgomento che tali gruppi hanno rilasciato alla stampa, e ha affermato che "chi ha un atteggiamento a favore della vita considerera' opinabile qualsiasi utilizzo di ovuli ed embrioni a fini non riproduttivi". Il dottor De Sousa ha anche ribadito che non vi e' alcuna intenzione di impiantare gli embrioni per dare origine a una gravidanza - eventualita' che, peraltro, e' vietata dalle clausole della licenza di ricerca che e' stata concessa al suo gruppo.
Altri hanno espresso dubbi di carattere tecnico, affermando che il livello di manipolazione genetica necessario per realizzare la partenogenesi rende inutilmente complicata questa strada per le cellule staminali di embrione, tanto che persino la clonazione di embrioni umani sembrerebbe costituire un approccio piu' diretto: il dottor De Sousa, tuttavia, ritiene che nelle fasi iniziali della ricerca sulle cellule staminali gli scienziati debbano lasciare aperte varie possibilita'. "Vogliamo queste linee cellulari essenzialmente a scopi di ricerca ", ha dichiarato. "Sia la clonazione che la partenogenesi creano cellule difettose, ed e' del tutto possibile che da cio' si dedurra' che le linee di cellule staminali clonate non sono adatte a modelli terapeutici o di ricerca".
 
 
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