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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Attenzione ai facili entusiasmi sulle staminali, Lord Winston
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15 settembre 2005 17:44
 
Ancora lontano dal raggiungimento di risultati scientificamente sicuri e definitivi, lo studio sulle cellule staminali embrionali rischia di trasformarsi in un clamoroso fallimento, disattendendo le enormi aspettative di gran parte dell'opinione pubblica.
E' questo il timore di uno dei principali ricercatori britannici del settore, persuaso che la ricerca scientifica sulle staminali sia stata esageratamente, e colpevolmente, caricata di speranze e attese, che allo stato attuale non possono che considerarsi al pari di ottimistici auspici senza alcuna garanzia di successo. Secondo Lord Winston, professore a Cambridge e pioniere di fama mondiale nelle ricerche sulla fertilita', la convinzione, largamente diffusa anche in ambienti accademici, che la cura di numerose malattie gravi e degenerative sia dietro l'angolo, grazie alla ricerca sulle staminali, e' assolutamente infondata.
Pur convinto che queste ricerche porteranno comunque ad importanti benefici clinici (soprattutto nella cura dei tumori), il cattedratico ritiene che l'instabilita' e l'inaffidabilita' delle staminali dovrebbero essere maggiormente enfatizzata.
"Sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna e' stata fatta una grandissima pubblicita' attorno alle cellule staminali, particolarmente a quelle embrionali, e alle loro potenzialita'. Naturalmente questo tipo di studio e' uno delle aree piu' interessanti della biologia moderna ma penso che sia altamente improbabile che le cellule staminali embrionali possano essere utilizzate nella tutela della salute prima di molti anni", ha dichiarato Lord Winston nella sua relazione di apertura al Congresso dell'Associazione Scientifica Britannica, in corso a Dublino.
Le cellule staminali, avendo la capacita' di dare origine alle cellule progenitrici dalle quali discendono le cellule differenziate (nervose, muscolari, del sangue, della pelle etc.), in linea di principio sono in grado di riprodurre qualsiasi tessuto. Per questo motivo la scienza biologica insiste nell'indagine delle possibilita' che queste cellule possano sostituirsi ai tessuti danneggiati in caso di malattie come tumori e diabete. Speranze che per ora dovrebbero essere circoscritte all'ambito delle ipotesi futuribili, ancora da verificare, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche di taluni ricercatori -accusa lo studioso- che strumentalmente, al fine di ottenere legislazioni piu' liberali, enfatizzano le potenziali, ancorche' lontane, applicazioni.
Un insuccesso dalle dimensioni epocali e' ancora dunque possibile, ammonisce Lord Winston, che invita alla massima cautela e prudenza. "Sono preoccupato che i parlamentari, specialmente quelli della Camera dei Comuni, credano nell'idea che in pochi anni saremo in grado di effettuare trapianti di cellule staminali e curare in questo modo gravi disturbi neurologici, come l'Alzheimer. Io ritengo che cio' sara' molto difficile o forse addirittura irrealizzabile con le cellule staminali".
 
 
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E' questo il timore di uno dei principali ricercatori britannici del settore, persuaso che la ricerca scientifica sulle staminali sia stata esageratamente, e colpevolmente, caricata di speranze e attese, che allo stato attuale non possono che considerarsi al pari di ottimistici auspici senza alcuna garanzia di successo. Secondo Lord Winston, professore a Cambridge e pioniere di fama mondiale nelle ricerche sulla fertilita', la convinzione, largamente diffusa anche in ambienti accademici, che la cura di numerose malattie gravi e degenerative sia dietro l'angolo, grazie alla ricerca sulle staminali, e' assolutamente infondata.
Pur convinto che queste ricerche porteranno comunque ad importanti benefici clinici (soprattutto nella cura dei tumori), il cattedratico ritiene che l'instabilita' e l'inaffidabilita' delle staminali dovrebbero essere maggiormente enfatizzata.
"Sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna e' stata fatta una grandissima pubblicita' attorno alle cellule staminali, particolarmente a quelle embrionali, e alle loro potenzialita'. Naturalmente questo tipo di studio e' uno delle aree piu' interessanti della biologia moderna ma penso che sia altamente improbabile che le cellule staminali embrionali possano essere utilizzate nella tutela della salute prima di molti anni", ha dichiarato Lord Winston nella sua relazione di apertura al Congresso dell'Associazione Scientifica Britannica, in corso a Dublino.
Le cellule staminali, avendo la capacita' di dare origine alle cellule progenitrici dalle quali discendono le cellule differenziate (nervose, muscolari, del sangue, della pelle etc.), in linea di principio sono in grado di riprodurre qualsiasi tessuto. Per questo motivo la scienza biologica insiste nell'indagine delle possibilita' che queste cellule possano sostituirsi ai tessuti danneggiati in caso di malattie come tumori e diabete. Speranze che per ora dovrebbero essere circoscritte all'ambito delle ipotesi futuribili, ancora da verificare, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche di taluni ricercatori -accusa lo studioso- che strumentalmente, al fine di ottenere legislazioni piu' liberali, enfatizzano le potenziali, ancorche' lontane, applicazioni.
Un insuccesso dalle dimensioni epocali e' ancora dunque possibile, ammonisce Lord Winston, che invita alla massima cautela e prudenza. "Sono preoccupato che i parlamentari, specialmente quelli della Camera dei Comuni, credano nell'idea che in pochi anni saremo in grado di effettuare trapianti di cellule staminali e curare in questo modo gravi disturbi neurologici, come l'Alzheimer. Io ritengo che cio' sara' molto difficile o forse addirittura irrealizzabile con le cellule staminali".
 
 
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