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 FRANCIA - FRANCIA - Francia. Houellebecq e la clonazione, per ora nel suo ultimo libro
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1 settembre 2005 18:44
 
Michel Houellebecq ne e' convinto. La clonazione umana, il tema al centro del suo quarto libro -che uscira' in Francia il 31 agosto con il titolo "La possibilita' di un'isola"- "ci sara'".
Perche' -spiega in una intervista a Le Monde- "certe cose sono irreversibili. Tutto quello che la scienza puo' permettere sara' realizzato, anche se cio' modifica profondamente quello che noi consideriamo oggi come umano, o come auspicabile".
Autore di successo, al centro di ripetute polemiche, anche per il modo "politicamente scorretto" o -secondo altri- per il talento e il coraggio con cui ha abbordato temi sensibili come l'eugenetica, il turismo sessuale, il sesso, l'amore, l'islam, Houellebecq pubblichera' "La possibilita' di un'isola" con un nuovo editore Fayard, e non piu' Flammarion, dove erano usciti "Le particelle elementari" (1999) e "Piattaforma" (2001). Il suo primo libro "Estensione del dominio della lotta" (1994) era invece stato pubblicato da Nadeau.
Un cambio di squadra, molto commentato, anche per la cifra che l'ha accompagnato: Le Monde parla di piu' di un milione di euro. Houellebecq dovra' adattare il nuovo libro -che sara' tirato in 200.000 copie- per il cinema e curarne la regia.
"La possibilita' di un' isola" -che uscira' in Italia a settembre da Bompiani- e' un volume di circa 500 pagine che mescola diversi racconti: quello di Daniel 1, artista comico, e quello dei suo cloni, "neo-umani", alcuni decenni piu' tardi.
Nel romanzo Houellebacq dipinge una setta che promette l'immortalita' ai suoi membri. Ognuno di loro, prima della propria morte volontaria, da' un campione di Dna e un "racconto di vita" che serviranno per essere clonati un giorno come "neo-umani".
"La parte 'Daniel 1' -dice lo scrittore, che ha 47 anni, a Le Monde- e' un' anticipazione di quello che puo' succedere, di qui a dieci anni. Il resto, i cloni, i neo-umani, e' fantascienza, cioe' anticipazione senza garanzia di realizzazione".
In "La possibilita' di un'isola" il "racconto di vita" di Daniel 1 e' scoperto e letto, 2000 anni piu' tardi, da Daniel 24, poi da Daniel 25, suoi lontani cloni.
"Essere clonato io? Non so se ne ho voglia. Forse. Tuttavia non mi piacerebbe vedere il mio clone, preferirei essere morto al momento della sua venuta".
I neo-umani del suo romanzo "comunicano in modo virtuale, ed hanno, a poco a poco, nel corso delle varie clonazioni, perso le principali caratteristiche dell'umanita': il sorriso, le lacrime".
E a chi lo rimprovera di "mostrare il mondo come sta diventando, senza criticare questo stato di cose, senza chiamare a cambiarlo, a resistere", Houellebecq risponde : "Certamente. Mi si rimprovera di mostrare, in dettaglio, l'umanita' media. E di essere certo che tutto quello che e' tecnicamente possibile sara' realizzato, anche se non e' veramente umano. La clonazione ci sara'".
Michel Houellebecq -il cognome vero e' Thomas, Houellebecq e' quello della nonna paterna- ha lasciato la Francia e si e' trasferito in Andalusia, dove ha scritto il libro.
 
 
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