Dieci personalita' scientifiche hanno chiesto al Governo di promuovere "rapidamente" una legge che autorizzi la ricerca sulla clonazione terapeutica, dato che l'attuale divieto e' "pregiudiziale per i malati".
I firmatari, tra cui figurano due premi Nobel per la medicina
Jean Dausset e
Francois Jacob, lo specialista dei bambini cresciuti in ambienti sterili (
bébé-bulle)
Alain Fischer e uno dei padri del primo bebe' in provetta francese
René Frydman, sottolineano che questa ricerca "apre la strada al trattamento di malattie gravi e molte volte incurabili".
Approvata nel 2004, la legge francese sulla bioetica permette la ricerca per cinque anni con embrioni sovrannumerari, non utilizzati dalle coppie che hanno avuto accesso alla fecondazione in vitro.
La legge proibisce espressamente la clonazione terapeutica, che permetterebbe di creare cellule staminali con l'obbiettivo di sostituire quelle malate e curare malattie come l'Alzheimer o il diabete.
Le cellule provenienti dagli embrioni sovrannumerari "non sono chiaramente identiche a quelle del ricevente e possono provocare fenomeni di rigetto" in caso di trapianti, sottolineano i dieci scienziati firmatari per sottolineare l'insufficienza di questa legge.
A sottoscrivere la richiesta e' stato anche il professor
Marc Peschanski, capo dell'unica équipe francese che fino al maggio dello scorso anno era autorizzata ad importare cellule staminali in Francia per le proprie ricerche.
L'appello e' stato inviato al presidente dell'Assemblea nazionale
Jean-Louis Debré e all'ex ministro della Ricerca
Roger-Gérard Schwartzenberg che ha recentemente depositato un
progetto di legge che va nella stessa direzione auspicata.