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 ITALIA - ITALIA - A Firenze il registro dei testamenti biologici. La Curia è furiosa: città ideologica
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6 ottobre 2009 10:34
 
Il Comune di Firenze istituira' un registro dei testamenti biologici: e' quanto prevede una delibera che ha avuto ieri il via libera dal Consiglio comunale (44 votanti, 18 contrari, 26 favorevoli). Hanno votato si' i consiglieri della maggioranza (Pd), con l'eccezione del vicepresidente dell'assemblea Salvatore Scino, Massimo Fratini e Antonio De Crescenzo; favorevoli anche i consiglieri dei gruppi Spini per Firenze e Perunaltracitta'. Contraria invece l' opposizione con i consiglieri del Pdl e del gruppo Firenze c'e'.
Un provvedimento simile e' stato adottato recentemente dal vicino comune di Calenzano (Firenze). Il sindaco Matteo Renzi non ha partecipato ai lavori dell'assemblea.
Il registro (la delibera era stata proposta dalla consigliera del Pd Claudia Livi) sara' riservato ai soli cittadini residenti a Firenze e l'iscrizione avverra' tramite autodichiarazione, con indicazione del notaio, del fiduciario o del depositario del biotestamento, per garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza.
I consiglieri del Pdl, prima del dibattito, avevano chiesto di rinviare il voto di ieri, con una proposta sospensiva, visto che 'la legge sul testamento biologico sara' discussa in Parlamento ad inizio novembre': una richiesta questa messa ai voti e respinta.
Nonostante le tre defezioni, nel suo intervento in aula, il capogruppo del Partito democratico Francesco Bonifazi ha sottolineato che 'Il Pd vota convintamente a favore della delibera'. 'L'approvazione del registro dei testamenti biologici - ha commentato la consigliera Livi - e' un atto importante per il comune di Firenze con il quale si da' la possibilita' a chi ne vuole usufruire e ha gia' stilato un documento anticipato di volonta', di ufficializzarlo e renderne partecipe la comunita' in cui vive'. Per Livi, inoltre, si tratta di 'un atto di grande laicita' che dimostra ancora una volta come il comune sia sensibile alle istanze che ormai attraversano trasversalmente i cittadini'.
'Non volevo intervenire su un tema che riguarda aspetti di coscienza - ha spiegato il capogruppo del Pdl Giovanni Galli -: anche se e' un argomento importante. Devo dire che abbiamo perso ore a parlare di un qualcosa che non abbiamo: si parla di qualcosa di amministrativo, ma in realta' si parla di una legge che non c'e''. 'Matteo Renzi - ha affermato il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli - si professa cattolico, ma quando in comune a Firenze si decide sulla vita sceglie di essere assente e fugge dalle proprie responsabilita''. 'Non e' bastato al Pd fiorentino quanto accaduto meno di un anno fa con la cittadinanza onoraria al padre di Eluana Englaro - ha aggiunto il consigliere del Pdl Emanuele Roselli -. La cosa si ripete con l'istituzione del registro per il testamento biologico, e stavolta il sindaco Matteo Renzi se ne assume tutta la responsabilita' politica, almeno che - ha continuato - non prenda pubblicamente le distanze da questa delibera e dalla sua maggioranza'.
'L'approvazione del registro - ha detto il capogruppo di Spini per Firenze, Valdo Spini - e' importante anche ai fini dello svolgimento del congresso del Partito democratico. La maggioranza del Pd ha deciso rispettando chi la pensa diversamente, ma non facendosi condizionare da queste posizioni'. 'Ci rallegriamo - ha concluso Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracitta' - che anche Firenze si doti di un registro per il testamento biologico, strumento fondamentale per l'affermazione del principio di laicita' nella societa' in cui viviamo'. 

LA CURIA: ATTO ILLEGITTIMO - 'L'Arcidiocesi di Firenze, esprime il suo rammarico e la sua preoccupazione per la decisione assunta dal Consiglio comunale della citta' di istituire un registro dei testamenti biologici. Si e' voluto cosi' proseguire con pervicacia su una strada a riguardo della quale si ebbe gia' modo di manifestare profondo dissenso e di evidenziare l'improprieta' della decisione in occasione della mozione approvata nell'ultima seduta del precedente Consiglio comunale'. Lo afferma, in una nota, l'arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori.
'Si tratta infatti, con evidenza, di atto ideologico, illegittimo e privo di efficacia giuridica, essendo la materia nell'esclusiva competenza del legislatore nazionale - sottolinea monsignor Betori -. Si deplora peraltro l'indebita e tendenziosa confusione terminologica tra dichiarazioni anticipate di trattamento e testamento biologico, l'infondatezza di ritenere alimentazione ed idratazione artificiali atti di natura terapeutica, l'evidente cancellazione di fatto del ruolo del medico che emerge dalla delibera.
E a cio' si aggiungano la possibile violazione della normativa in tema di privacy e un uso strumentale di citazioni disarticolate di documenti che in alcun modo attribuiscono rilievo giuridico alle dichiarazioni anticipate'.
'Spiace anche constatare che alcuni politici che si definiscono cattolici - prosegue l'arcicescovo di Firenze, va riconosciuto non tutti e di cio' c'e' da rallegrarsi, non abbiamo percepito come in un caso come questo ricorressero quelle condizioni di coerenza con i valori fondamentali della visione antropologica illuminata dal Vangelo che richiedono ossequio all'insegnamento del Magistero'.
'Ancora un volta la citta' di Firenze si trova ad essere ridotta a strumento di fughe ideologiche tese a condizionare il legislatore nazionale, senza alcun reale vantaggio per la citta', offrendo - conclude monsignor Betori - nuovi pretesti di divisione, non rispettando la sensibilita' di non pochi dei suoi cittadini'.

LA REPLICA DEL PD -
'Quella di una legge che sancisca il diritto al testamento biologico e' un'esigenza avvertita dall'80% degli Italiani, senza distinzione di fede o appartenenza politica. E' quindi del tutto legittimo che un Consiglio comunale discuta un tema simile ed approvi, nella propria autonomia, gli atti che ritiene piu' opportuni'. Lo afferma, in una nota, Luca Sani, coordinatore della segreteria regionale del Pd e coordinatore regionale della mozione Bersani.
'La delibera approvata dal Consiglio comunale di Firenze - prosegue - e' evidentemente un atto d'indirizzo politico, che non ha valenza in termini giuridici perche' non esiste una legge nazionale. Proprio in questo sta il problema. Il Parlamento, infatti, avrebbe dovuto approvare una legge sin dallo scorso dicembre, ma cio' non e' avvenuto. E, ogni volta, i cittadini che si trovano in condizioni di vita critiche, o i loro familiari, sono costretti a un estenuante e poco dignitosa trafila amministrativa per vedere riconosciuto dai Tribunali il proprio diritto all'autodeterminazione rispetto ad una eventuale richiesta di interruzione delle cure'.
'L'istituzione del registro - conclude Sani - sottolinea semplicemente la necessita' di garantire a ciascun cittadino, in modo chiaro, la possibilita' di potersi comportare secondo la propria coscienza, sia nel caso che si tratti di persona malata o di familiare. Vogliamo che il Parlamento legiferi presto, e la delibera del Consiglio comunale di Firenze puo' essere un ulteriore stimolo, approvando una norma semplice e non invasiva della sfera piu' intima delle persone, che consenta ad ognuno di decidere per se' stesso, o in caso di impedimento, ai suoi cari.
Una norma garantista per tutti quanti i cittadini italiani'.
  
'Ancora una volta il Consiglio comunale di Firenze ha perso un'occasione per fare bella figura, decidendo di intervenire su un argomento che non compete alle amministrazioni locali'. Cosi' Pierluigi Grossi, presidente del Mcl di Firenze, commenta l'istituzione del registro dei testamenti biologici approvata oggi in Palazzo Vecchio.
'Ancora una volta il Consiglio comunale di Firenze - prosegue Grossi - sale all'onore delle cronache per aver dato il via libera all'ennesimo atto ideologico che non portera' nessun effettivo cambiamento nella vita reale dei cittadini. Purtroppo questa legislatura si apre come si era chiusa la precedente. In questa citta' ogni giorno e' buono per citare La Pira, ogni giorno e' altrettanto buono per tradirne la memoria e l'esempio'.
 

"Con la delibera del comune di Firenze che istituisce il registro dei testamenti biologici, si conferma la validita' della strategia dell'Associazione Coscioni per valorizzare la volonta' dei cittadini in merito delle scelte di fine vita. Ormai sono piu' di venti le realta' comunali che hanno istituito un registro ad hoc o che comunque certificano i testamenti biologici presentati dai cittadini; circa 50 le realta' comunali piccole e grandi in cui sono state presentate mozioni e proposte di delibere popolari volte all'istituzione del registro". Lo afferma, in una nota, l'Associazione Luca Coscioni.
L'associazione "promuove ed assiste i cittadini ed i consiglieri comunali che hanno intrapreso questo percorso di affermazione dei propri diritti civili nei confronti di una proposta di legge giacente in parlamento che mira dichiaratamente a svuotare di significato un diritto che Piergiorgio Welby, Giovanni Nuvoli ed Eluana Englaro ci hanno insegnato essere gia' pieno ed operante nel nostro ordinamento".
"Congratulandosi con il consiglio comunale fiorentino", l'associazione invita tutti i cittadini ad attivarsi per istituire anche presso il loro comune un registro dei testamenti biologici oggi unico presidio della liberta all'autodeterminazione di tutti.
Auspichiamo infine che questa battaglia, continuamente monitorata sul sito lucacoscioni.it, possa essere fatta propria anche da quel Pd, quell' opposizione, che essendo maggioranza in centinaia amministrazioni comunali in poche settimane potrebbero seppellire con la forza dei fatti il disegno di legge liberticida attualmente pendente in Parlamento".
 
 
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