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 ITALIA - ITALIA - Fini: avrei agito esattamento come Beppino Englaro. Dialogo sulla laicità con Bersani e Bindi
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27 novembre 2009 8:32
 
La laicita' puo' essere un terreno di incontro e non di contrapposizione politica come e' avvenuto in epoche recenti e lontane in Italia. E' la conclusione della presentazione del libro di Rosy Bindi 'Quel che e' di Cesare', edito da Laterza, a cui hanno partecipato il presidente della Camera Gianfranco Fini, il segretario dei Ds Pierluigi Bersani e Gianfranco Brunelli, direttore della rivista cattolica 'Il Regno', moderati dal giornalista Giulio Anselmi.
Bersani esordisce con una battuta rispondendo ad Anselmi sul fatto se l'uscita dal Pd di Francesco Rutelli e altri non indichi proprio una crisi del rapporto tra laici e cattolici in quel partito: 'Alcuni vanno, altri vengono'. Ma poi si fa subito serio quando affronta i temi del libro: 'Dobbiamo spogliarci delle vecchie identita', progettando una identita' comune di un partito moderno in cui le voci rimarranno molte e plurali'. Di identita' e cultura - sottolinea il leader del Pd - c'e' comunque necessita' perche' occorre 'definire anche un limite per la politica perche' un nuovo umanesimo non puo' esaurirsi nella stessa politica, che deve comunque essere chiamata a prendere decisioni impegnative per un bene comune e non sulla base di convinzioni religiose'.
Bersani cita le questioni di attualita' che presto animeranno pure il dibattito parlamentare: la legge sul fine vita, il confronto sull'uso della pillola del giorno dopo Ru486, il rapporto tra scienza e manipolabilita' dell'uomo.
'A Cesare diamo la moneta, ma non l'uomo', dice il segretario del Pd citando il titolo del libro della Bindi e auspicando piu' dibattito e piu' idee della politica sui temi cosiddetti etici. 'La laicita' e' per me resta la capacita' della politica di decidere per il bene comune', conclude.
Il presidente della Camera, Fini, esordisce condividendo l'idea che la laicita' possa essere un terreno di incontro e di dialogo della politica e cita a questo proposito una frase dello scrittore e saggista Claudio Magri: 'Laicita' e' tolleranza, dubbio rivolto alle proprie convinzioni...'.
Anche per Fini, apprezzando il libro di Bindi, bisogna andare oltre le tradizionali contrapposizioni tra laici e cattolici di altre fasi della storia d'Italia: 'La dialettica e' auspicabile, non la tendenza a erigere barriere ideologiche'.
Fini sceglie due temi: il caso di Eluana Englaro e quello della cittadinanza. Sul primo punto non ha dubbi: 'Mi sarei comportato come la famiglia di Eluana, la volonta' di quella famiglia merita rispetto. Il progresso non puo' annullare la capacita' di decisione dell'uomo. No all'eutanasia ma anche no all'eutanasia sociale che lascia da solo chi soffre'. Sul secondo punto Fini ricorda che proprio alla Camera e' stata calendarizzata la discussione di un disegno di legge bipartisan che dovrebbe affrontare il tema dell'inclusione per gli immigrati: 'Il problema non e' decidere quanti anni sono necessari per acquisire la cittadinanza italiana, bisogna fare di tutto perche' i nuovi cittadini o quelli che qui sono nati si riconoscano nella societa' e nello Stato che li ospita'.
Il presidente della Camera fa un appello: 'Occorre da destra liberarsi da una certa retorica nazionalista che ha fatto si' che la parola patria fosse pronunciata solo da una parte, ma la sinistra si liberi dalla sua retorica internazionalista'. Per Fini, questa operazione culturale e politica si puo' fare in occasione delle manifestazioni che ricorderanno il 150* anniversario dell'unita d'Italia: 'Serve una autocoscienza italiana per verificare qual e' il grado di coesione nazionale: non e' a rischio l'unita' nazionale, quanto invece la coesione'.
Rosy Bindi, in chiusura, si dice soddisfatta della discussione suscitata dal suo libro: 'Attraverso la categoria di laicita' ho cercato di percorrere le nuove sfide della modernita' che attendono la politica non dimenticando il mio essere cattolica'. Glie ne ha dato atto anche Gianfranco Brunelli, direttore della rivista 'Il Regno': 'Il libro di Rosy Bindi e' un manifesto rivolto al cattolicesimo popolare. La laicita' nel rapporto con la politica e' un valore da riscoprire'.
 
 
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