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 U.E. - U.E. - Farmacie. Avvocato Corte Giustizia: non legittimi i parametri legati agli abitanti
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1 ottobre 2009 8:51
 
L'Avvocato Generale della Corte di Giustizia Ue ha formulato le proprie conclusioni relative alla normativa spagnola sulla disciplina dei servizi farmaceutici, ed ha sancito che e' incompatibile con il diritto comunitario limitare il numero di farmacie con riferimento alla popolazione di un determinato territorio (cause riunite C-570/07 e C-571/07). Conclusioni che potrebbero avere effetto su alcuni analoghi procedimenti italiani pendenti davanti alla medesima Corte.
Sarebbe stato violato il principio di liberta' di stabilimento sancito dal Trattato Ce. Incompatibilita' riconosciuta dall'Avvocato Generale e che dovra' comunque essere sottoposta al giudizio della Corte.Normative restrittive, pero', che secondo l'Avvocato possono sussistere in quattro casi: 1 - se applicate in modo non discriminatorio; 2 - giustificate per motivi imperativi di interesse pubblico; 3 - idonee a garantire il conseguimento dello scopo perseguito; 4 - non oltrepassino quanto e' necessario per raggiungerlo.
La questione italiana sottoposta alla Corte di Giustizia e' la C-315/08. Cioe' la coerenza del Testo Unico delle leggi sanitarie con i principi del Trattato Ce sulla protezione della salute pubblica e dei consumatori.. In particolare riguarda la normativa italiana che prevede una sola farmacia nei comuni con popolazione inferiore a quattromila abitanti e l'assoggettamento della seconda sede farmaceutica a condizioni specifiche.
 
 
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