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 COREA DEL SUD - COREA DEL SUD - Corea del Sud. Si chiama Snuppy il primo cane clonato
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Notizia 
4 agosto 2005 19:18
 
Nuovo colpo di Hwang Woo Suk, il ricercatore sudcoreano che ha fatto scalpore lo scorso maggio annunciando la realizzazione delle prime linee di cellule staminali embrionali 'su misura': ha annunciato il 3 agosto a Seul la nascita del primo cane clonato della storia.
"Si chiama Snuppy -ha detto lo scienziato in una conferenza stampa- ed e' stato clonato a partire da cellule adulte con il metodo del trasferimento del nucleo di cellule somatiche".
E' la stessa tecnica, ha precisato il ricercatore della Statale di Seul, utilizzata dai britannici per creare 'Dolly', la prima pecora clonata al mondo.
"Pensiamo che il successo nel creare il primo cane clonato al mondo sia fondamentale per l'obiettivo di curare, con la clonazione terapeutica di cellule staminali, malattie finora incurabili come il tumore e il diabete, non solo negli esseri umani ma anche negli animali".
Snuppy, che richiama alla lontana il cane Snoopy del celebre cartoon americano Charley Brown di Schultz, ma in realta' e' l'acronimo di 'Seul National University puppy" e' nato con parto cesareo lo scorso 24 aprile dopo una normale gravidanza in una madre surrogata, una Labrador femmina. Pesava al momento della nascita 530 grammi.
Con lui era nato un secondo cagnolino, di 550 grammi, morto pero' 22 giorni dopo per polmonite.

Con la clonazione di un cane da parte del gruppo di scienziati di Seul "e' stato realizzato un complesso progetto di ricerca'. Lo afferma il professor Cesare Galli, il ricercatore italiano che e' riuscito a clonare un cavallo. "Ma la tecnica messa a punto dai ricercatori coreani e che ha portato alla clonazione dell'animale non potra' essere utilizzata tra breve su larga scala in quanto particolarmente difficile. Per la clonazione di un solo animale sono stati usati piu' di 1000 ovuli prelevati chirurgicamente da 90 cagne e reimpiantati dopo appena 4 ore su molti animali. Una pratica molto complicata, anche dal punto di vista etico, dovuta alle scarse conoscenze di biologia della riproduzione e della maturazione degli ovociti del cane. In altri animali queste operazioni avvengono per vie non chirurgiche ma transvaginali".
"Se confermato, l'esperimento di Seul e' un orrore che non ha niente a che vedere con la Scienza". Lo afferma la deputata Verde Luana Zanella e aggiunge che "si tratta solo della conferma del potere delle multinazionali clonatrici, le cui alchimie non hanno nulla a che fare con i progressi dell'umanita': nuovi Frankenstein non potranno risolvere nessuno dei mali che affliggono oggi il pianeta".
"E' un orrore che va fermato: su 100 cellule clonate mediamente solo una diventa un animale adulto e sano. Questi esperimenti da quanti fallimenti sono preceduti?", afferma in una nota la Lega Anti Vivisezione. Secondo la Lav e' necessario "investire in metodi alternativi". "Uno studio -basato su dati INFIGEN, una delle multinazionali clonatrici, e su studi di Atsuo Ogura del National Institute of Infectious Diseases di Tokyo- pubblicato anche dalla testata inglese New Scientist, rivela che il 75% degli embrioni animali clonati muore entro i primi due mesi di gravidanza e che comunque il 25% nasce morto o con deformita' incompatibili con la vita. Da 100 cellule di partenze mediamente una sola diverra' un animale 'adulto e sano'. Gli individui malformati vengono soppressi alla nascita oppure vengono eutanasizzati dopo aver sofferto per un'imprevista malattia".
"I problemi che piu' di frequente presentano gli animali clonati sono taglia corporea piu' grande del normale, patologie cardiache e polmonari, reni deformi, blocchi intestinali, deficienze immunitarie, diabete, tendini di lunghezza inferiore al normale e tante altre".

Pecore, topi, mucche, conigli, gatti, maiali, muli e ora anche un cane: sono ormai numerosi gli animali-copia ottenuti con le tecniche della clonazione e che possono essere utilizzati in campo zootecnico oppure come fabbriche viventi per produrre farmaci. La stessa tecnica del trasferimento nucleare puo' essere utilizzata per garantire la sopravvivenza di specie in estinzione.
Ecco i principali esperimenti eseguiti sinora:
- LA PECORA: Nel febbraio 1997 il gruppo di Ian Wilmut, dell'istituto Roslin di Edimburgo annuncia la nascita della pecora Dolly. La pecora e' stata ottenuta a partire da una cellula adulta prelevata dalla ghiandola mammaria e trasferita in un ovocita in precedenza privato del nucleo.
- IL TOPO: la nascita del primo topo-fotocopia viene annunciata nell'estate 1998 dall'Universita' delle Hawaii. Il primo topo clonato e' stato ottenuto utilizzando le cellule del cumulo, che circondano l'ovocita: di qui il nome di Cumulina. Del gruppo di ricerca, diretto da Ryuzo Yanagimachi, ha fatto parte l' italiano Maurizio Zuccotti.
- LA MUCCA: la tecnica del trasferimento nucleare viene applicata con successo ai bovini e nel dicembre 1998 un gruppo di ricerca giapponese annuncia la nascita di otto vitelli, ottenuti a partire da cellule prelevate da una mucca adulta.
- IL TORO: viene ottenuto in Italia il primo mammifero maschio nato per clonazione: e' il toro Galileo ed e' frutto della ricerca di Cesare Galli e del suo gruppo del laboratorio di Cremona del Consorzio per l'Incremento Zootecnico. L'annuncio arriva nel settembre 1999, subito seguito dal sequestro dell'animale imposto dall'ordinanza dell'allora ministro della sanita', Rosy Bindi, che vietava la clonazione animale.
- IL MAIALE: nel marzo 2000 il gruppo di Keith Campbell, uno dei padri di Dolly, annuncia la nascita di cinque maialini, tutte femmine, destinati a fornire organi a prova di rigetto per i trapianti da animale a uomo. Il risultato e' stato ottenuto negli Usa, nei laboratori della Ppl Therapeutics.
- IL GATTO: La gattina Copycat e' il primo animale da compagnia ottenuto con il trasferimento nucleare. La notizia della sua nascita arriva nel febbraio 2001 dagli Stati Uniti.
- IL CONIGLIO: il primo coniglio-fotocopia nasce geneticamente modificato per essere utilizzato come modello per lo studio di malattie umane. Il risultato e' stato annunciato nel marzo 2002 dall'istituto francese per la ricerca agronomica.
- IL MULO: il primo equino mai clonato e' un mulo, ottenuto nell'universita' americana dell' Idaho. E' una femmina ed e' stata ottenuta a partire da cellule fetali. Gli ovociti in cui e' stato trasferito il nucleo delle cellule sono stati impiantati in utero senza attendere la formazione dell'embrione. Il risultato e' annunciato nel maggio 2003 sulla rivista 'Science'.
- IL CAVALLO: e' il penultimo arrivato nella fattoria dei cloni. Ottenuto dal gruppo italiano di Cesare Galli, segna il primo grande successo nella clonazione di un equino a partire da cellule adulte. E' anche il primo caso in cui un mammifero partorisce il clone di se' stesso, dato che la cavalla che ha portato avanti la gravidanza e' stata anche la donatrice della cellula della pelle da cui e' stato ottenuto il clone.
 
 
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"Si chiama Snuppy -ha detto lo scienziato in una conferenza stampa- ed e' stato clonato a partire da cellule adulte con il metodo del trasferimento del nucleo di cellule somatiche".
E' la stessa tecnica, ha precisato il ricercatore della Statale di Seul, utilizzata dai britannici per creare 'Dolly', la prima pecora clonata al mondo.
"Pensiamo che il successo nel creare il primo cane clonato al mondo sia fondamentale per l'obiettivo di curare, con la clonazione terapeutica di cellule staminali, malattie finora incurabili come il tumore e il diabete, non solo negli esseri umani ma anche negli animali".
Snuppy, che richiama alla lontana il cane Snoopy del celebre cartoon americano Charley Brown di Schultz, ma in realta' e' l'acronimo di 'Seul National University puppy" e' nato con parto cesareo lo scorso 24 aprile dopo una normale gravidanza in una madre surrogata, una Labrador femmina. Pesava al momento della nascita 530 grammi.
Con lui era nato un secondo cagnolino, di 550 grammi, morto pero' 22 giorni dopo per polmonite.

Con la clonazione di un cane da parte del gruppo di scienziati di Seul "e' stato realizzato un complesso progetto di ricerca'. Lo afferma il professor Cesare Galli, il ricercatore italiano che e' riuscito a clonare un cavallo. "Ma la tecnica messa a punto dai ricercatori coreani e che ha portato alla clonazione dell'animale non potra' essere utilizzata tra breve su larga scala in quanto particolarmente difficile. Per la clonazione di un solo animale sono stati usati piu' di 1000 ovuli prelevati chirurgicamente da 90 cagne e reimpiantati dopo appena 4 ore su molti animali. Una pratica molto complicata, anche dal punto di vista etico, dovuta alle scarse conoscenze di biologia della riproduzione e della maturazione degli ovociti del cane. In altri animali queste operazioni avvengono per vie non chirurgiche ma transvaginali".
"Se confermato, l'esperimento di Seul e' un orrore che non ha niente a che vedere con la Scienza". Lo afferma la deputata Verde Luana Zanella e aggiunge che "si tratta solo della conferma del potere delle multinazionali clonatrici, le cui alchimie non hanno nulla a che fare con i progressi dell'umanita': nuovi Frankenstein non potranno risolvere nessuno dei mali che affliggono oggi il pianeta".
"E' un orrore che va fermato: su 100 cellule clonate mediamente solo una diventa un animale adulto e sano. Questi esperimenti da quanti fallimenti sono preceduti?", afferma in una nota la Lega Anti Vivisezione. Secondo la Lav e' necessario "investire in metodi alternativi". "Uno studio -basato su dati INFIGEN, una delle multinazionali clonatrici, e su studi di Atsuo Ogura del National Institute of Infectious Diseases di Tokyo- pubblicato anche dalla testata inglese New Scientist, rivela che il 75% degli embrioni animali clonati muore entro i primi due mesi di gravidanza e che comunque il 25% nasce morto o con deformita' incompatibili con la vita. Da 100 cellule di partenze mediamente una sola diverra' un animale 'adulto e sano'. Gli individui malformati vengono soppressi alla nascita oppure vengono eutanasizzati dopo aver sofferto per un'imprevista malattia".
"I problemi che piu' di frequente presentano gli animali clonati sono taglia corporea piu' grande del normale, patologie cardiache e polmonari, reni deformi, blocchi intestinali, deficienze immunitarie, diabete, tendini di lunghezza inferiore al normale e tante altre".

Pecore, topi, mucche, conigli, gatti, maiali, muli e ora anche un cane: sono ormai numerosi gli animali-copia ottenuti con le tecniche della clonazione e che possono essere utilizzati in campo zootecnico oppure come fabbriche viventi per produrre farmaci. La stessa tecnica del trasferimento nucleare puo' essere utilizzata per garantire la sopravvivenza di specie in estinzione.
Ecco i principali esperimenti eseguiti sinora:
- LA PECORA: Nel febbraio 1997 il gruppo di Ian Wilmut, dell'istituto Roslin di Edimburgo annuncia la nascita della pecora Dolly. La pecora e' stata ottenuta a partire da una cellula adulta prelevata dalla ghiandola mammaria e trasferita in un ovocita in precedenza privato del nucleo.
- IL TOPO: la nascita del primo topo-fotocopia viene annunciata nell'estate 1998 dall'Universita' delle Hawaii. Il primo topo clonato e' stato ottenuto utilizzando le cellule del cumulo, che circondano l'ovocita: di qui il nome di Cumulina. Del gruppo di ricerca, diretto da Ryuzo Yanagimachi, ha fatto parte l' italiano Maurizio Zuccotti.
- LA MUCCA: la tecnica del trasferimento nucleare viene applicata con successo ai bovini e nel dicembre 1998 un gruppo di ricerca giapponese annuncia la nascita di otto vitelli, ottenuti a partire da cellule prelevate da una mucca adulta.
- IL TORO: viene ottenuto in Italia il primo mammifero maschio nato per clonazione: e' il toro Galileo ed e' frutto della ricerca di Cesare Galli e del suo gruppo del laboratorio di Cremona del Consorzio per l'Incremento Zootecnico. L'annuncio arriva nel settembre 1999, subito seguito dal sequestro dell'animale imposto dall'ordinanza dell'allora ministro della sanita', Rosy Bindi, che vietava la clonazione animale.
- IL MAIALE: nel marzo 2000 il gruppo di Keith Campbell, uno dei padri di Dolly, annuncia la nascita di cinque maialini, tutte femmine, destinati a fornire organi a prova di rigetto per i trapianti da animale a uomo. Il risultato e' stato ottenuto negli Usa, nei laboratori della Ppl Therapeutics.
- IL GATTO: La gattina Copycat e' il primo animale da compagnia ottenuto con il trasferimento nucleare. La notizia della sua nascita arriva nel febbraio 2001 dagli Stati Uniti.
- IL CONIGLIO: il primo coniglio-fotocopia nasce geneticamente modificato per essere utilizzato come modello per lo studio di malattie umane. Il risultato e' stato annunciato nel marzo 2002 dall'istituto francese per la ricerca agronomica.
- IL MULO: il primo equino mai clonato e' un mulo, ottenuto nell'universita' americana dell' Idaho. E' una femmina ed e' stata ottenuta a partire da cellule fetali. Gli ovociti in cui e' stato trasferito il nucleo delle cellule sono stati impiantati in utero senza attendere la formazione dell'embrione. Il risultato e' annunciato nel maggio 2003 sulla rivista 'Science'.
- IL CAVALLO: e' il penultimo arrivato nella fattoria dei cloni. Ottenuto dal gruppo italiano di Cesare Galli, segna il primo grande successo nella clonazione di un equino a partire da cellule adulte. E' anche il primo caso in cui un mammifero partorisce il clone di se' stesso, dato che la cavalla che ha portato avanti la gravidanza e' stata anche la donatrice della cellula della pelle da cui e' stato ottenuto il clone.
 
 
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