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 USA - USA - Aborto, Obama rassicura i democratici su scelta giudice Corte Suprema
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22 aprile 2010 10:34
 
Il presidente Barack Obama ha rassicurato i democratici sul nodo del diritto all'aborto, alla vigilia della nomina di un nuovo giudice per la Corte Suprema al posto di John Paul Stevens, che ha annunciato il ritiro. La corte, il massimo organo giudiziario americano, si esprime su questioni di rilevanza costituzionale e le sentenze hanno valore di legge, questo rende la scelta di Obama delicatissima. La nomina dovrà essere ratificata dal Senato, dove il giudice scelto di Obama dovrà superare lo sbarramento dell'opposizione repubblicana. Nell'anno delle politiche di metà mandato, il presidente e i democratici sperano in un iter di conferma privo di ostacoli, ma è difficile che questo accada.
Il tema piú controverso resta quello dell'aborto, che è stato legalizzato negli Stati Uniti da una sentenza della Corte Suprema che molti, specialmente tra i repubblicani, vorrebbero cancellare. L'unico modo per farlo è spostare l'orientamento politico della corte composta da nove giudici. Il predecessore di Obama, George W. Bush ha nominato due giudici di sicura e provata fede conservatrice, John Roberts e Samuel Alito, l'attuale presidente ha già scelto un giudice, Sonia Sotomayor. Stevens è uno dei giudici piú "liberal" della corte, ed è probabile che a sostituirlo sarà una persona schierata su posizioni simili alle sue.
Obama, come i suoi predecessori, non puó promettere ai democratici di scegliere un giudice a favore del diritto all'aborto: "La posizione sull'aborto non è una pregiudiziale", ha detto. Ma poi ha ribadito che a suo avviso la Costituzione "garantisce il diritto di scelta di una donna" e i candidati per la Corte Suprema presi in considerazione dovranno condividere il principio generale della garanzia delle libertà di ogni individuo. Un giro di parole per ribadire l'ovvio, e cioè che il presidente democratico non sceglierà un giudice conservatore.
La nomina dovrebbe arrivare entro la fine di maggio, per consentire al Senato di confermare la nomina in tempo per l'avvio della sessione autunnale del tribunale, in ottobre.
Obama ha cominciato ieri le consultazioni con i leader del Senato e della commissione Giustizia. In cima alla lista dei candidati considerati ci sarebbero i giudici federali Elena Kagan, Diane Wood e Merrick Garland. Ma nella rosa dei nomi circolati ci sono anche politici come il segretario di Homeland Security Janet Napolitano e il governatore del Michigan Jennifer Granholm.
 
 
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Il presidente Barack Obama ha rassicurato i democratici sul nodo del diritto all'aborto, alla vigilia della nomina di un nuovo giudice per la Corte Suprema al posto di John Paul Stevens, che ha annunciato il ritiro. La corte, il massimo organo giudiziario americano, si esprime su questioni di rilevanza costituzionale e le sentenze hanno valore di legge, questo rende la scelta di Obama delicatissima. La nomina dovrà essere ratificata dal Senato, dove il giudice scelto di Obama dovrà superare lo sbarramento dell'opposizione repubblicana. Nell'anno delle politiche di metà mandato, il presidente e i democratici sperano in un iter di conferma privo di ostacoli, ma è difficile che questo accada.
Il tema piú controverso resta quello dell'aborto, che è stato legalizzato negli Stati Uniti da una sentenza della Corte Suprema che molti, specialmente tra i repubblicani, vorrebbero cancellare. L'unico modo per farlo è spostare l'orientamento politico della corte composta da nove giudici. Il predecessore di Obama, George W. Bush ha nominato due giudici di sicura e provata fede conservatrice, John Roberts e Samuel Alito, l'attuale presidente ha già scelto un giudice, Sonia Sotomayor. Stevens è uno dei giudici piú "liberal" della corte, ed è probabile che a sostituirlo sarà una persona schierata su posizioni simili alle sue.
Obama, come i suoi predecessori, non puó promettere ai democratici di scegliere un giudice a favore del diritto all'aborto: "La posizione sull'aborto non è una pregiudiziale", ha detto. Ma poi ha ribadito che a suo avviso la Costituzione "garantisce il diritto di scelta di una donna" e i candidati per la Corte Suprema presi in considerazione dovranno condividere il principio generale della garanzia delle libertà di ogni individuo. Un giro di parole per ribadire l'ovvio, e cioè che il presidente democratico non sceglierà un giudice conservatore.
La nomina dovrebbe arrivare entro la fine di maggio, per consentire al Senato di confermare la nomina in tempo per l'avvio della sessione autunnale del tribunale, in ottobre.
Obama ha cominciato ieri le consultazioni con i leader del Senato e della commissione Giustizia. In cima alla lista dei candidati considerati ci sarebbero i giudici federali Elena Kagan, Diane Wood e Merrick Garland. Ma nella rosa dei nomi circolati ci sono anche politici come il segretario di Homeland Security Janet Napolitano e il governatore del Michigan Jennifer Granholm.
 
 
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