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 USA - USA - Usa. Chirurgia palliativa migliora qualita' della vita dei malati di cancro in fase avanzata
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Notizia 
29 marzo 2006 0:00
 
L'intervento chirurgico per alleviare i sintomi del cancro in fase avanzata migliora la qualita' della vita. Questo e' quanto emerge da una ricerca presentata alla convenzione annuale della Society of Surgical Oncology (SSO). "La chirurgia palliativa e' sicura con un tasso accettabile di mortalita'", ha dichiarato il responsabile dello studio Yale D. Podnos, del City of Hope National Medical Center di Duarte (California).
Podnos ed i suoi colleghi hanno condotto un'analisi su 106 pazienti consecutivi che si sono sottoposti alla chirurgia palliativa cosi' come viene definita dall'Organizzazione mondiale della Salute. I pazienti sono stati seguiti da infermieri-ricercatori che effettuavano controlli mensili sulla qualita' della vita fino a sei mesi dopo l'intervento.
I sintomi piu' comuni per i quali sono stati eseguiti gli interventi chirurgici sono dolore (25), ostruzione gastrointestinale (15) e dispnea (9). La chirurgia riguarda il tumore principale nel 48,1% dei casi, mentre per il 14,4% dei pazienti riguarda la pelle o le ossa.
La sofferenza causata dai sintomi principali e' diminuita in maniera significativa, raggiungendo il punto piu' basso ai quattro mesi dall'operazione, per poi aumentare nuovamente.
L'unica nota dolente riguarda i primi due mesi dall'operazione, durante i quali la qualita' della vita e' diminuita leggermente. In particolare a rimetterci e' la qualita' fisica della vita, mentre e' rimasta inalterata quella psicologica.
 
 
 
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L'intervento chirurgico per alleviare i sintomi del cancro in fase avanzata migliora la qualita' della vita. Questo e' quanto emerge da una ricerca presentata alla convenzione annuale della Society of Surgical Oncology (SSO). "La chirurgia palliativa e' sicura con un tasso accettabile di mortalita'", ha dichiarato il responsabile dello studio Yale D. Podnos, del City of Hope National Medical Center di Duarte (California).
Podnos ed i suoi colleghi hanno condotto un'analisi su 106 pazienti consecutivi che si sono sottoposti alla chirurgia palliativa cosi' come viene definita dall'Organizzazione mondiale della Salute. I pazienti sono stati seguiti da infermieri-ricercatori che effettuavano controlli mensili sulla qualita' della vita fino a sei mesi dopo l'intervento.
I sintomi piu' comuni per i quali sono stati eseguiti gli interventi chirurgici sono dolore (25), ostruzione gastrointestinale (15) e dispnea (9). La chirurgia riguarda il tumore principale nel 48,1% dei casi, mentre per il 14,4% dei pazienti riguarda la pelle o le ossa.
La sofferenza causata dai sintomi principali e' diminuita in maniera significativa, raggiungendo il punto piu' basso ai quattro mesi dall'operazione, per poi aumentare nuovamente.
L'unica nota dolente riguarda i primi due mesi dall'operazione, durante i quali la qualita' della vita e' diminuita leggermente. In particolare a rimetterci e' la qualita' fisica della vita, mentre e' rimasta inalterata quella psicologica.
 
 
 
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