Sembra avere una gran voglia di dire la sua sul voto del 9-10 aprile, e alla fine il vescovo di Como Monsignor Alessandro Maggiolini si fa capire senza dare indicazioni troppo esplicite. "Non riesco a capire come una forza politica voglia l'aborto, invochi l'eutanasia, si impegni a sfasciare la famiglia, si schieri per le unioni di fatto che di matrimonio non hanno proprio nulla e sostenga l'omosessualita' dichiarata e legalizzata e poi inviti i credenti e gli uomini di retto sentire ad allinearsi al presidente della Conferenza Episcopale Italiana, votando a favore di questo pattume". Lo ha detto in occasione del pellegrinaggio che ha portato a Roma e in altri santuari eucaristici 600 fedeli della Diocesi lariana (il loro rientro sul Lario è previsto per stasera) e il giorno dopo l'udienza di Papa Benedetto XVI in piazza San Pietro.
Monsignor Maggiolini ammette che e' difficile dare indicazioni in vista del voto politico del 9 e 10 aprile, considerato che "sono pochi i partiti che condividono la moralita' cristiana e umana", ma sottolinea anche che "e' da dimostrare che sia impossibile darle". Sul fatto che il cardinale Camillo Ruini abbia detto di voler capire cosa vogliono raggiungere le varie forze politiche, monsignor Maggiolini specifica: "Questo non vuol dire fare politica, ma occuparsi di realta'".