testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Ppe fa suo l'appello del Papa: no ai fondi Ue per pratiche "contro la vita"
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
1 aprile 2006 0:00
 
"Le pratiche in violazione della dignita' umana che siano illegali almeno in uno Stato" della Ue "non dovranno essere finanziate dai fondi comunitari". Il Partito popolare europeo dice no a tutte le pratiche contro la vita e risponde cosi' all'appello di Benedetto XVI, inserendo questo principio nel 'manifesto' di Roma, che modifica quello precedentemente varato a Berlino.
Lo stop all'utilizzo di fondi comunitari, anche per qualsiasi tipo di ricerca, dovrebbe riguardare ad esempio la distruzione di embrioni per la ricerca sulle cellule staminali, la clonazione, l'aborto, l'eutanasia, la manipolazione psicologica e cosi' via e intervenire in presenza di divieto per tali pratiche anche da parte di un solo Stato dell'Unione.
Inizialmente nella proposta presentata dai rappresentanti slovacchi veniva compilato con precisione l'elenco delle pratiche. La proposta slovacca e' stata esaminata dalla commissione congressuale del Ppe e inizialmente e' stata bocciata per soli due voti. Per questo motivo e' stata rimandata in seduta plenaria dove la proposta e' passata con 150 voti a favore, ma con il parere contrario ad esempio degli olandesi.
Nel manifesto ("Per un'Europa dei cittadini: priorita' per un futuro migliore") inizialmente erano previsti solo tre punti: il primo riguardante il lavoro, il secondo il terrorismo e la giustizia, il terzo la politica estera. La delegazione slovacca ha suggerito di inserire una quarta priorita': "la dignita' umana implementata nella vita quotidiana", proprio per 'rispondere' alle richieste formulate dal Papa.
Il testo originario dell'emendamento era cosi' formulato: "Le pratiche in violazione della dignita' umana -come la distruzione di embrioni per la ricerca sulle cellule staminali, la clonazione, l'aborto, l'eutanasia, la manipolazione psicologica, ecc.- che siano illegali almeno in uno Stato membro, non dovrebbero essere finanziate dai fondi comunitari".
Nel testo finale si e' pero' voluto eliminare questo elenco parziale, proprio per estendere al massimo la portata del principio a tutte le pratiche contro la vita di qualsiasi tipo. Dunque, una posizione ancora piu' dura (per esempio il Ppe si opporra' ad una eventuale richiesta di finanziare la ricerca riguardante la legge olandese sull'eutanasia) che porta il Ppe ad essere il portabandiera in Europa della difesa del valore della vita.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Eutanasia - Notizia - ITALIA - Italia. Ppe fa suo l'appello del Papa: no ai fondi Ue per pratiche "contro la vita"

testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Ppe fa suo l'appello del Papa: no ai fondi Ue per pratiche "contro la vita"
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
1 aprile 2006 0:00
 
"Le pratiche in violazione della dignita' umana che siano illegali almeno in uno Stato" della Ue "non dovranno essere finanziate dai fondi comunitari". Il Partito popolare europeo dice no a tutte le pratiche contro la vita e risponde cosi' all'appello di Benedetto XVI, inserendo questo principio nel 'manifesto' di Roma, che modifica quello precedentemente varato a Berlino.
Lo stop all'utilizzo di fondi comunitari, anche per qualsiasi tipo di ricerca, dovrebbe riguardare ad esempio la distruzione di embrioni per la ricerca sulle cellule staminali, la clonazione, l'aborto, l'eutanasia, la manipolazione psicologica e cosi' via e intervenire in presenza di divieto per tali pratiche anche da parte di un solo Stato dell'Unione.
Inizialmente nella proposta presentata dai rappresentanti slovacchi veniva compilato con precisione l'elenco delle pratiche. La proposta slovacca e' stata esaminata dalla commissione congressuale del Ppe e inizialmente e' stata bocciata per soli due voti. Per questo motivo e' stata rimandata in seduta plenaria dove la proposta e' passata con 150 voti a favore, ma con il parere contrario ad esempio degli olandesi.
Nel manifesto ("Per un'Europa dei cittadini: priorita' per un futuro migliore") inizialmente erano previsti solo tre punti: il primo riguardante il lavoro, il secondo il terrorismo e la giustizia, il terzo la politica estera. La delegazione slovacca ha suggerito di inserire una quarta priorita': "la dignita' umana implementata nella vita quotidiana", proprio per 'rispondere' alle richieste formulate dal Papa.
Il testo originario dell'emendamento era cosi' formulato: "Le pratiche in violazione della dignita' umana -come la distruzione di embrioni per la ricerca sulle cellule staminali, la clonazione, l'aborto, l'eutanasia, la manipolazione psicologica, ecc.- che siano illegali almeno in uno Stato membro, non dovrebbero essere finanziate dai fondi comunitari".
Nel testo finale si e' pero' voluto eliminare questo elenco parziale, proprio per estendere al massimo la portata del principio a tutte le pratiche contro la vita di qualsiasi tipo. Dunque, una posizione ancora piu' dura (per esempio il Ppe si opporra' ad una eventuale richiesta di finanziare la ricerca riguardante la legge olandese sull'eutanasia) che porta il Ppe ad essere il portabandiera in Europa della difesa del valore della vita.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS