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 ITALIA - ITALIA - Italia. Associazione "Luca Coscioni" propone indagine su 'eutanasia clandestina'
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21 marzo 2006 0:00
 
Realizzare un'indagine conoscitiva sul fenomeno della 'eutanasia clandestina' in Italia. E' la richiesta alle istituzioni lanciata dall'Associazione Luca Coscioni (clicca qui) per la liberta' di ricerca. L'appello e' gia' stato sottoscritto da una trentina di medici e sara' ora sottoposto alla categoria. Questo il testo dell'appello.


Al Governo, al Parlamento e al Presidente dell'Ordine dei Medici:
Noi sottoscritti in considerazione del fatto che il progresso della medicina ha reso possibile il prolungamento della vita anche in condizioni per molti non accettabili, sollevando problemi etici e di libertà individuale riguardo alla possibilità di chiedere che, in determinate condizioni, sia posta consapevolmente fine alla propria esistenza, pensiamo sia giunto il momento di disporre di dati più precisi per un dibattito serio. Per queste ragioni riteniamo opportuno portare alla luce il fenomeno clandestino dell'eutanasia in Italia, come già in parte svelato da studi parziali ed indagini giornalistiche.
La via da percorrere ci pare quella seguita, in Olanda nel 1990, dalla Commissione Remmelinck, istituita dal Governo, col consenso della Royal Dutch Medical Association, che fece un'indagine conoscitiva anonima. Fu evidenziata l'esistenza di un'eutanasia illegale che coinvolgeva medici e parenti, sollevando un grande dibattito pubblicò che portò ad una prima normativa regolamentatrice. Allo stesso modo riteniamo opportuno che le Istituzioni, sia a livello governativo che parlamentare, realizzino un'indagine conoscitiva sulla consistenza del fenomeno nel nostro Paese. La stessa indagine può e deve essere sostenuta dall'Ordine dei medici attraverso la realizzazione di un'indagine autonoma. Certi che le Istituzioni italiane e quelle mediche si rendano conto dell'importanza della conoscenza per capire e decidere in maniera consapevole, restiamo in attesa di una risposta.

Firmatari
Silvio Viale, dirigente medico dell'Ospedale Sant'Anna di Torino, Luigi Montevecchi, medico chirurgo, specialista in ostetricia e ginecologia, Mirella Parachini, medico specialista in ostetricia e ginecologia all'Ospedale San Filippo Neri di Roma, Maurizio Provenza, oculista dell'Asl Salerno 1, Tommaso Chirco medico chirurgo psichiatra, Giorgio Coen, già professore associato di nefrologia, Università la Sapienza, Giuseppe Gheno, medico internista, Luca Gianaroli, Presidente della Società italiana studi di medicina della riproduzione, Ugo Marini, medico radiologo, Giuseppe Nardini, medico psichiatra, Laura Olimpi, medico - AIED, Nicola Piazza, medico urologo, Daniele Remotti, medico anatomo-patologo, Ospedale San Camillo di Roma, e i medici Guiduccio Ballati, Giampiero Bulli, Nazzareno Cammarot, Luigi Castaldi, Achille Chiomento, Carlo Corti, Giovanni Hinrichsen, Domenico Lamedica, Virgilio Meschi, Riccardo Nogara, Paolo Randi, Massimiliano Sacchelli, Antonella Santuccione, Rodolfo Tanzi, Michele Usuelli, Antonio Esposito.

 
 
 
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