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Spagna. Richiesta di una morte degna
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Articolo di Rosa a Marca
10 ottobre 2006 0:00
 
Felipe Izagirre e' un maestro pensionato di 69 anni, che vuole affidare il proprio testamento vitale al Registro Vasco de Voluntades Anticipadas. Arrivato a "una certa eta'", Izagirre, membro dell'Associazione per il diritto a una morte degna, desidera lasciare per iscritto le proprie volonta' e il Diariovasco lo intervista sull'argomento.
Nel caso Suo, a che scopo un testamento vitale?
Ho preso contatto con diverse associazioni che si occupano di questo tema, in particolare con la Ascociacion por el Derecho a una Muerte Digna, e cio' ha suscitato in me interesse per la realta' della morte, così tabu' e così negata in questa societa'. Mi sono reso conto che la morte e' reale piu' della vita. Arrivato a una certa eta', questa realta' la vivo intorno a me. Confrontarmi con lei e cercare di viverla in modo cosciente e degnamente, in una qualche forma, significa preparami il meglio possibile per giungere a una morte dignitosa.
Conosce molta gente che possiede un documento come quello che sta per fare Lei?
Sì. In alcuni casi sono persone che dopo aver sperimentato la morte di un familiare vedono la necessita' di affrettarsi a farlo.
Quale sarebbe per Lei una fine indegna?
Trovarmi in una situazione terminale con forti dolori e, senza rispettare la mia liberta', si prolungasse la mia vita in modo aggressivo e senza alcuna possibilita' di guarigione. Nelle ultime volonta', quello che voglio e' stato riflettuto liberamente. Non rispettarle e manipolare in qualche modo la mia esistenza alla sua fine sarebbe indegno.
E morire degnamente?
Che si rispetti cio' che ho scritto ed espresso in condizione di liberta' e consapevolezza nel mio testamento vitale.
Le virtu' del testamento vitale?
Nel testamento vitale non ci sono preclusioni ad esprimere tutto il ventaglio di possibilita' concesse a una persona. Se la propia vita scorre in modo naturale e senza sofferenza e si desidera vivere coscientemente l'esperienza della morte, bisogna rispettare questo diritto. Si puo' esprimere anche la volonta' che si applichi l'eutanasia nel caso di malattia incurabile o semplicemente perche' non si desidera continuare a vivere.
Pero' adesso non e' legale...
Chissa', e' possibile che in futuro, quando verra' il momento d'applicare il testamento vitale, sia stata regolarizzata e sia legale come in altri paesi europei.
E' d'accordo anche con la sedazione?
Non ho dubbi. Porta a una morte dignitosa. Altra cosa e' se, alla fine della vita, il paziente e' cosciente, non ha dolori, e preferisce avere una morte consapevole e vivere quell'esperienza. Ma se c'e' dolore, l'alternativa e' la sedazione. Io preferirei che mi si applicasse la sedazione se avessi dolori.
Il documento delle volonta' anticipate e' un testo molto personale, in cui si plasmano desideri per un ipotetico momento in cui non si possono piu' esprimere le proprie volonta'. Non c'e' il rischio di esprimre cose di cui si possa poi pentirsi?
E' possibile che, malgrado abbia fatto il testamento vitale, una persona cambi. Non c'e' nulla di assoluto, tutto e' dialettica e bisogna rispettare i cambiamenti che avvengono in una persona, sempre se questi sono espressi in liberta'. Cio' che e' certo e' che se si e' manifestata una volonta', e' importante che quella filosofia sia compresa e accettata da medici, familiari e amici.
 
 
 
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