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Spagna. Modelli di testamento biologico
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Articolo di Rosa a Marca
27 ottobre 2006 0:00
 
Da quando sono entrati in vigore i testamenti biologici -quattro mesi fa-, a La Rioja ne sono stati registrati 23, e centocinquanta persone hanno chiesto informazioni. Esistono piu' modelli di testamento per stabilire in anticipo quali trattamenti si accettano o si rifiutano all'avvicinarsi della morte. Il documento del Servicio Riojano de Salud, predisposto dal Comitato etico dell'ospedale San Millan-San Pedro, e' rivolto a persone maggiorenni e pienamente consapevoli. Una volta redatto, il personale sanitario dovra' rispettare la volonta' del paziente di non prolungare lasua vita indebitamente e di alleviargli il dolore. Il documento dove si redigono le ultime volonta' e' disponibile presso il Registro de Instrucciones Previas, ma chi vuole puo' farlo da un notaio ed esprimersi liberamente oppure avvalersi del modello predisposto da Consejeria de Salud con l'avallo del Comitato etico di cui sopra. Competenti per il Registro sono un legale, un impiegato amministrativo, due medici e un responsabile del servizio. Ognuno tratta individualmente con gli interessati; parlano con loro e gli consigliano di riflettere bene. Normalmente sono persone che hanno assistito a una brutta esperienza di fine vita e non vogliono che capiti anche a loro. "La gente esce dal Registro sollevata", spiega la vicedirettrice Carmen Saenz.
Oltre al modello di La Rioja, esistono altri due tipi di testamento biologico, ugualmente validi, uno della Conferenza episcopale e uno di Generalitat della Catalogna.
Conferenza episcopale: "Se arriva il momento in cui non possa esprimere la mia volonta' sui trattamenti medici che s'intende applicarmi, desidero e chiedo che questa Dichiarazione sia considerata come espressione formale della mia volonta' e che venga rispettata come se si trattasse di un testamento. Considero che la vita in questo mondo sia un dono e una benedizione di Dio, pero' non e' il valore supremo assoluto. So che la morte e' inevitabile e che pone fine alla mia esistenza terrena, ma dalla fede so che mi si apre il cammino verso una vita che non finisce, insieme a Dio. Chiedo che, se per la mia malattia venissi a trovarmi in una situazione critica irrecuperabile, non mi si mantenga in vita per mezzo di trattamenti sproporzionati o eccezionali; che non mi si applichi l'eutanasia attiva né che si prolunghi in maniera abusiva ed irrazionale il processo di morte; che mi si forniscano trattamenti adeguati per alleviare le sofferenze. Chiedo ugualmente aiuto per vivere cristianamente e umanamente la mia morte. (...) Sottoscrivo questa Dichiarazione dopo matura riflessione. Chiedo a coloro che mi assisteranno di rispettare la mia volonta'. Sono cosciente di chiedere loro una responsabilita' difficile e grave. Proprio per condividerla e alleggerire qualsiasi possibile senso di colpa, ho redatto questa dichiarazione".
Generalitat della Catalogna: "Supponendo che venga a trovarmi in condizione di non poter decidere della mia assistenza medica a causa di deterioramento fisico o mentale, e se due medici concordano che il mio stato e' irreversibile, la mia volonta' irrinunciabile e' questa: A) Che non si prolunghi la mia vita con mezzi artificiosi, come tecniche di supporto vitale, fluidi intravenosi, medicamenti o somministrazioni artificiali. B) Che mi si somministrino i farmaci necessari a calmare al massimo il malessere (...) anche se questo puo' accorciare la mia vita. C) Che, se mi trovo in uno stato particolarmente deteriorato, mi si somministrino i farmaci necessari per finire definitivamente, e in modo rapido ed indolore, con i patimenti. D) Gli stati clinici sono: danno cerebrale irreversibile, tumore maligno in fase avanzata, malattia degenerativa (...) o demenze presenili o senili (...).
 
 
 
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