testata ADUC
Spagna. Inmaculada Echevarria continua a far discutere di eutanasia
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
4 dicembre 2006 0:00
 
Inmaculada Echevarria ha passato la gran parte della sua vita ad osservare la distrofia muscolare che consumava pian piano il suo corpo. E' in un letto di ospedale da 20 anni, e la sua capacita' di movimento si e' ridotta alle punta delle dita. Ora chiede di morire.
"Per me la vita ha cessato di avere senso molto tempo fa.  Vorrei che mi si aiutasse a morire perche' ho passato la vita a soffrire", ha detto la donna 51enne, la cui vicenda ha acceso il dibattito in Spagna sul diritto a morire delle persone con malattie gravi ed incurabili.
L'eutanasia e' illegale in Spagna e chi aiuta una persona a morire rischia un condanna al carcere di almeno sei mesi. Ma il governo socialista spagnolo vuole legalizzare l'eutanasia, parte di una ondata di riforme liberali che stanno trasformando un Paese tradizionalmente molto cattolico.
Con il premierato di Jose Luis Rodriguez Zapatero, la Spagna e' uno dei pochi Paesi al mondo che ha legalizzato il matrimonio fra omosessuali. Ha reso piu' semplice divorziare, ha allentato le restrizioni sulla ricerca con le cellule staminali, ed ha posto fine al finanziamento pubblico diretto della Chiesa cattolica.
Se legalizzasse l'eutanasia, la Spagna si unirebbe all'Olanda ed al Belgio, che gia' da qualche hanno permettono questa pratica. L'opposizione conservatrice e' contraria alla legalizzazione, e chiede maggiore attenzione alle cure palliative e del dolore per i malati gravi. Si e' unita alla Chiesa nel denunciare la politica del Governo che, secondo i conservatori, sta annientando i valori tradizionali e religiosi.
Il dibattito sull'eutanasia deve ancora raggiungere il Parlamento, ma in molti credono che la vicenda di Echevarria possa cambiare le cose. La sua richiesta, simile a quella di Piergiorgio Welby in Italia, ha richiamato l'attenzione dei media, che se ne occupano assiduamente.
Secondo Fernando Martin, medico e portavoce dell'associazione per il diritto ad una morte dignitosa (Amdm), la richiesta di Echevarria di essere lasciata morire e' legale. Tutto cio' che vuole e' che il ventilatore polmonare sia staccato. "Dovrebbe solamente essere sedata per non soffrire", ha detto Martin.
Il ministro della Salute spagnolo Elena Salgado ha detto recentemente che il caso e' delicato e che la decisione dovrebbe essere lasciata ai tribunali.
Una legge sui diritti dei pazienti varata nel 2002 permette al malato cosciente e capace di rifiutare qualsiasi trattamento medico. Echevarria, secondo Rogelio Altisent, bioeticista della federazione spagnola delle associazioni medici, rientra in questi casi. "Il paziente puo' esercitare i suoi diritti e rinunciare ai trattamenti, inclusa la respirazione assistita", ha detto Altisent.
I legali di Echevarria, intanto, le hanno fatto firmare un testamento biologico in cui chiede lo stacco della spina in caso di perdita della coscienza. Ma Martin sostiene che tutto questo sia senza senso, in quanto questo documento non ha valore fino a quando Echevarria sara' senziente.
Secondo Martin, quello che i legali devono fare e' richiedere per iscritto lo stacco del respiratore e, se la richiesta venisse respinta -come c'e' da aspettarsi nell'ospedale in cui e' ricoverata la donna, amministrato da un ordine cattolico- e' necessario trasferirla in un altro ospedale.
L'ospedale, il San Rafael Center, sostiene di non aver mai ricevuto alcuna richiesta scritta da Echevarria. L'avvocato della donna, Ignacio Fernandez, dice che la richiesta e' stata rallentata dal timore che chiunque la aiuti a morire possa incorrere in una condanna penale.
Nel frattempo, Echevarria passa i suoi giorni a leggere e a guardare la televisione. Dopo una conferenza stampa in ottobre, la donna si e' rinchiusa nella sua stanza, rifiutando ogni chiamata e visita.
Echevarria ha pochi familiari -un figlio, ora ventenne, che ha dovuto cedere in adozione in quanto non poteva prendersene cura dopo la morte del marito in un incidente stradale. Ha anche un fratello che non sente da anni.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS