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Francia. Ancora polemiche sull'ingresso dell'associazione per l'eutanasia in ospedale
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Articolo di Rosa a Marca
4 novembre 2006 0:00
 
L'Association pour le droit de mourir dans la dignité (ADMD) avra' diritto di voto nei consigli d'amministrazione ospedalieri. Ma questo suo ingresso in ospedale, finora discreto, sta suscitando grande scompiglio. L'associazione che milita per la legalizzazione dell'eutanasia, l'11 agosto e' stata autorizzata a sedere nel consiglio d'amministrazione degli ospedali e nelle loro commissioni di utenti. Ora, il consenso accordato per i prossimi cinque anni dal decreto da poco firmato dal ministro della Sanita', e' vivamente contestato. Indignato Xavier Mirabel, presidente di Alliance pour les droits de la vie, che il 10 ottobre ha depositato un'istanza di annullamento presso il tribunale amministrativo di Parigi. Secondo lui, e' scandaloso che un movimento di natura politica, promotore dell'eutanasia ma senza nessuna conoscenza in campo operativo, sia autorizzato a rappresentare i malati. Dice: "E' nei consigli d'amministrazione che si decide la ripartizione dei mezzi, la nomina dei medici o i grandi orientamenti strategici..."
Presieduto dallo pneumologo Gérard Payen, l'ADMD e' conosciuta soprattutto per il sostegno dato a Marie Humbert, la quale, dopo aver aiutato suo figlio tetraplegico a morire su richiesta di quest'ultimo, ha beneficiato di un non luogo a procedere. Anche Mireille Jospin, madre dell'ex primo ministro, e' stata un membro attivo di ADMD prima di suicidarsi nel 2002. L'associazione pro eutanasia rivendica 40.000 aderenti, iscritti presso un centinaio di delegazioni. "Dato che l'80% dei francesi oggi muore in ospedale, la nostra presenza e' importante per far sentire la loro voce", risponde Jean-Luc Romero, vicepresidente dell'associazione. "Non si trattera' in nessun modo di fare militanza, ma di accertare che i pazienti che chiedono di non essere piu' curati siano rispettati dalle équipe mediche". In questo modo l'associazione vigilera' per il rispetto della legge Leonetti sul fine vita.
Sebbene con piu' discrezione, anche le associazioni promotrici delle cure palliative sono meravigliate del consenso accordato ad ADMD. "Le commissioni degli utenti non devono sviare la loro attenzione dai problemi concreti sulle cure da fornire ai malati per diventare luogo di dibattiti filosofici", previene un responsabile dell'a Union nationale des associations pour le développement des soins palliatifs, istituzione contraria all'accanimento terapeutico, ma anche alla legalizzazione dell'eutanasia.
Le commissioni degli utenti ospedalieri si riuniscono per regolare questioni di sicurezza o la qualita' delle cure, e la loro composizione e' stata inquadrata da poco. Accanto ad ADMD, nell'elenco redatto dal ministero della Sanita' figurano i rappresentanti dei malati mentali, degli handicappati e delle vittime di infezioni nosocomiali.
 
 
 
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