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Eutanasia. Realta' sempre piu' lontana da istituzioni. Necessaria un'indagine conoscitiva sul fenomeno
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Articolo di Donatella Poretti
18 gennaio 2007 0:00
 
Per fortuna i dati del Rapporto Italia 2007 dell'Eurispes presentati oggi al Senato, sono pubblici e visibili da tutti e non segreti e nascosti come le audizioni su "La tutela della dignita' nella persona umana nelle patologie incurabili e terminali anche con riferimento al tema dell'eutanasia", iniziate ieri nelle commissioni Giustizia e Affari Sociali, riunite a porte chiuse! (1)
Dico "per fortuna" perche' e' difficile non rimanere stupiti di fronte a questi numeri: un italiano su quattro (26,3%) e' convinto che negli ospedali pubblici venga praticata l'eutanasia clandestina per i casi irrisolvibili. Se questa percezione corrispondesse alla realta' e' effettivamente necessaria e urgente l'indagine conoscitiva sull'eutanasia clandestina richiesta da me insieme a molti altri deputati (2) e da 20.000 cittadini che hanno firmato la petizione di Piergiorgio Welby.
Alla luce di questi dati la decisione di fare delle audizioni e per di piu' a porte chiuse, diventa ancora piu' inspiegabile e sospetta, come ho denunciato con una lettera aperta al presidente della Commissione Affari Sociali, on. Mimmo Luca' e al presidente della Commissione Giustizia, on. Pino Pisicchio. (3)
Mi sembra inutile qualunque tipo di discussione sull'eutanasia, senza avere davanti dei dati precisi sulla diffusione del fenomeno. Anche Cinzia Caporale, presidente del Comitato intergovernativo di bioetica dell'Unesco, che ha partecipata alla audizione a porte chiuse di ieri, mi ha ricordato come all'interno della sua organizzazione e negli altri contesti internazionali in cui ha lavorato, la procedura dell'indagine conoscitiva sia uno degli atti preliminari fondamentali, se non l'unico, per prendere una decisione su leggi di questo tipo.
I dati dell'Eurispes dicono che il 6% degli intervistati ha dichiarato di essere a conoscenza di persone che hanno fatto ricorso all'eutanasia. La legge attuale oltre a far vivere queste persone nell'illegalita' non li tutela minimamente. Questo e' percepito dalla gran parte delle persone: sette italiani su dieci (68%) dicono si' all'eutanasia, il 74,4% esprime un parere favorevole nei confronti del disegno di legge sull'introduzione del testamento biologico, attualmente all'esame del Senato.
Ancora una volta le istituzioni si allontanano dai cittadini che hanno una percezione della realta' molto piu' matura e concreta di quella di tanti miei colleghi che ragionano per dogmi, senza capire come una legge che regoli l'eutanasia sia urgente e necessaria.

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* deputata della Rosa nel Pugno
 
 
 
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Per fortuna i dati del Rapporto Italia 2007 dell'Eurispes presentati oggi al Senato, sono pubblici e visibili da tutti e non segreti e nascosti come le audizioni su "La tutela della dignita' nella persona umana nelle patologie incurabili e terminali anche con riferimento al tema dell'eutanasia", iniziate ieri nelle commissioni Giustizia e Affari Sociali, riunite a porte chiuse! (1)
Dico "per fortuna" perche' e' difficile non rimanere stupiti di fronte a questi numeri: un italiano su quattro (26,3%) e' convinto che negli ospedali pubblici venga praticata l'eutanasia clandestina per i casi irrisolvibili. Se questa percezione corrispondesse alla realta' e' effettivamente necessaria e urgente l'indagine conoscitiva sull'eutanasia clandestina richiesta da me insieme a molti altri deputati (2) e da 20.000 cittadini che hanno firmato la petizione di Piergiorgio Welby.
Alla luce di questi dati la decisione di fare delle audizioni e per di piu' a porte chiuse, diventa ancora piu' inspiegabile e sospetta, come ho denunciato con una lettera aperta al presidente della Commissione Affari Sociali, on. Mimmo Luca' e al presidente della Commissione Giustizia, on. Pino Pisicchio. (3)
Mi sembra inutile qualunque tipo di discussione sull'eutanasia, senza avere davanti dei dati precisi sulla diffusione del fenomeno. Anche Cinzia Caporale, presidente del Comitato intergovernativo di bioetica dell'Unesco, che ha partecipata alla audizione a porte chiuse di ieri, mi ha ricordato come all'interno della sua organizzazione e negli altri contesti internazionali in cui ha lavorato, la procedura dell'indagine conoscitiva sia uno degli atti preliminari fondamentali, se non l'unico, per prendere una decisione su leggi di questo tipo.
I dati dell'Eurispes dicono che il 6% degli intervistati ha dichiarato di essere a conoscenza di persone che hanno fatto ricorso all'eutanasia. La legge attuale oltre a far vivere queste persone nell'illegalita' non li tutela minimamente. Questo e' percepito dalla gran parte delle persone: sette italiani su dieci (68%) dicono si' all'eutanasia, il 74,4% esprime un parere favorevole nei confronti del disegno di legge sull'introduzione del testamento biologico, attualmente all'esame del Senato.
Ancora una volta le istituzioni si allontanano dai cittadini che hanno una percezione della realta' molto piu' matura e concreta di quella di tanti miei colleghi che ragionano per dogmi, senza capire come una legge che regoli l'eutanasia sia urgente e necessaria.

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