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Vaccinazione. Quando al danno si aggiunge la beffa
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Comunicato di Primo Mastrantoni
25 ottobre 2012 12:25
 
 In Italia l’influenza stagionale causa ogni anno circa 8.000 decessi, di cui 1000 per polmonite ed influenza, ed altri 7000 per altre cause. L’84% di questi (pari a 6.700 decessi per tutte le cause e 900 decessi per polmonite ed influenza) riguarda persone di eta' superiore a 65 anni. Lo scorso anno sono stati influenzati circa 5 milioni di persone. La percentuale di morti sul numero di influenzati e' dello 0,16%. La vaccinazione e' raccomandata per le persone a rischio, abbinando eta' e malattie di varia natura, ma le ultime notizie sul vaccino antinfluenzale della Novartis, circa mezzo milione di dosi ritirate e 5 milioni e mezzo bloccate, lasciano sconcertati gli utenti: il vaccino serve a prevenire i malanni non a indurli. Se ci aggiungiamo che nel 2010 il vaccino contro l'influenza A, 24 milioni di dosi, e' rimasto nei cassetti, con sperpero di denaro pubblico, abbiamo la combinazione danno e beffa. Domanda: che fine faranno le dosi di vaccino ritirate o sospese dal mercato? Il vaccino e' gia' stato pagato dal ministero della Salute? E chi lo ha comperato a proprie spese e ha avuto effetti collaterali sara' risarcito?
 
 
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