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Rsa (case di riposo), sentenza Tar Toscana: il Comune di Firenze sbaglia i conti e deve rimborsare fino a 28 milioni di euro
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Comunicato 
17 novembre 2008 0:00
 
Arriva la stangata del TAR sulla sanità fiorentina. Il Comune dal 2001 a oggi ha applicato un calcolo illegittimo alle rette per il ricovero degli anziani (Rsa, residenze sanitarie assistenziali). Secondo la sentenza del TAR, in risposta a un ricorso dell'Aduc, non si devono prendere in considerazione i redditi dei parenti, ma quello del solo assistito. La sentenza e' retroattiva e comporta al Comune di Firenze un risarcimento di circa 28 milioni di euro dal 2001 a oggi. Non solo, ma c'e' da rivedere la proiezione per gli anni a venire. Mentre prima il Comune contava di spendere circa 1 milione e mezzo all'anno, facendo gravare il resto della spesa sui parenti degli anziani ospitati dalle RSA, adesso deve trovarne altri 4 per ogni anno dal 2009.
La sentenza e' destinata a ripercuotersi su tutta la Regione. Infatti sono molti i Comuni della Toscana che, utilizzando il modello fiorentino, rischiano seriamente di dover rivedere i propri conti, con conseguente rimborso per il passato e aumento di spesa per il futuro. Non solo, gia' il Tar della Lombardia aveva dichiarato illegittimi simili regolamenti comunali. Mentre sono in attesa i responsi dei TAR della Sardegna e dell'Emilia-Romagna.
Si spera che, a seguito di questa sentenza, non capiti piu' che un'invalida ricoverata in una RSA di Firenze, a fronte di un reddito di 8.756,25 euro abbia dovuto spendere in un anno 14.220 euro, soltanto perche' il padre percepisce anch'egli una pensione.
Chi si e' trovato a pagare indebitamente somme alle Rsa fiorentine, puo' oggi procedere con una richiesta di rimborso di tutte le somme pagate nel corso degli ultimi sette anni, invocando, oltre alla legge, anche la sentenza in questione che detta l'orientamento toscano, e in particolare dichiara illegittimo l'operato del comune di Firenze. Questo il modulo da utilizzare: clicca qui
Per i dettagli sulla vicenda: clicca qui
Qui il testo della sentenza: clicca qui
 
 
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