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La fava. Virtu' e dubbi
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Comunicato di Primo Mastrantoni
26 aprile 2013 10:31
 
 La fava e' un legume conosciuta fin dall'antichita', si ritiene gia' da 5.000 anni, coltivata da egizi, greci e romani. Per buona parte e' costituita da acqua, l'84%, da proteine, 5%, da carboidrati, 4,5%, e dal 5% di fibre.
Questo legume non ha avuto buona fama nel passato, infatti il filosofo e scienziato Pitagora proibiva ai suoi seguaci di mangiarla sostenendo che i suoi semi contenevano le anime dei morti, mentre per Platone il consumo di fave intorpidiva i sensi. In effetti, la fava qualche effetto negativo lo ha, visto che puo' scatenare il favismo, una reazione allergica grave che puo' portare al coma; per questo motivo nei negozi alimentari, dove si vendono fave, sono apposti cartelli di allerta per le persone predisposte e sensibili. Alcuni effetti positivi, invece, pare che si riscontrino nella cura del morbo di Parkinson, perche' la pianta contiene levodopa, un intermedio della dopamina che e' utilizzata per il trattamento della malattia. Gli studi fino ad ora condotti sono contraddittori e non hanno portato a risultati definitivi.
 
 
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 La fava e' un legume conosciuta fin dall'antichita', si ritiene gia' da 5.000 anni, coltivata da egizi, greci e romani. Per buona parte e' costituita da acqua, l'84%, da proteine, 5%, da carboidrati, 4,5%, e dal 5% di fibre.
Questo legume non ha avuto buona fama nel passato, infatti il filosofo e scienziato Pitagora proibiva ai suoi seguaci di mangiarla sostenendo che i suoi semi contenevano le anime dei morti, mentre per Platone il consumo di fave intorpidiva i sensi. In effetti, la fava qualche effetto negativo lo ha, visto che puo' scatenare il favismo, una reazione allergica grave che puo' portare al coma; per questo motivo nei negozi alimentari, dove si vendono fave, sono apposti cartelli di allerta per le persone predisposte e sensibili. Alcuni effetti positivi, invece, pare che si riscontrino nella cura del morbo di Parkinson, perche' la pianta contiene levodopa, un intermedio della dopamina che e' utilizzata per il trattamento della malattia. Gli studi fino ad ora condotti sono contraddittori e non hanno portato a risultati definitivi.
 
 
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