Tassare i veicoli in transito a Padova per finanziare le casse dell’azienda cittadina del trasporto pubblico e per ridurre l’inquinamento dell’aria. E' una proposta di Legambiente. A pescare dalle tasche degli automobilisti ci ha già pensato la Provincia, che da gennaio di quest’anno incasserà 9 milioni di euro grazie all’aumento delle aliquote, dal 12,5% al 16%, sulle polizze R.c auto dei padovani. Altro prelievo ora chiede anche Legambiente. La proposta, che è sicuramente utile ai bilanci di Aps, è calata in un contesto senza pianificazione: dal 2005 il Comune di Padova non adotta le misure strutturali di risanamento dell’aria imposte dalla legge. La tassa d’ingresso è una misura che sull’inquinamento dell’aria risulterà irrilevante. A meno che non si pensi che l’inquinamento si fermi alle porte della città. L’aria inquinata sopra il cielo di Padova è la stessa che respirano gli abitanti dei comuni contermini dell’area metropolitana ed è la stessa che respirano i veneti. E’ un’aria malata dovuta alla non applicazione della legge che impone ai sindaci azioni di rientro nei parametri sanitari, che per Padova sono sistematicamente superati per cancerogeni come il benzoapirene, il biossido di azoto, le polveri sottili, l’ozono. Gli amministratori sembrano ignorare che la legge impone Piani di azione strutturali su tutte le fonti di inquinamento e su aree omogenee, quindi non solo il traffico veicolare, ma anche le attività industriali, il trattamento dei rifiuti, i piani regolatori con le urbanizzazioni e la sottrazione di suolo agricolo e verde, l’agricoltura, gli impianti a biogas e biomasse. Ci domandiamo se anche Legambiente ignori la legge.   

* delegata Aduc per il Veneto

 Tassare i veicoli in transito a Padova per finanziare le casse dell’azienda cittadina del trasporto pubblico e per ridurre l’inquinamento dell’aria. E' una proposta di Legambiente. A pescare dalle tasche degli automobilisti ci ha già pensato la Provincia, che da gennaio di quest’anno incasserà 9 milioni di euro grazie all’aumento delle aliquote, dal 12,5% al 16%, sulle polizze R.c auto dei padovani. Altro prelievo ora chiede anche Legambiente. La proposta, che è sicuramente utile ai bilanci di Aps, è calata in un contesto senza pianificazione: dal 2005 il Comune di Padova non adotta le misure strutturali di risanamento dell’aria imposte dalla legge. La tassa d’ingresso è una misura che sull’inquinamento dell’aria risulterà irrilevante. A meno che non si pensi che l’inquinamento si fermi alle porte della città. L’aria inquinata sopra il cielo di Padova è la stessa che respirano gli abitanti dei comuni contermini dell’area metropolitana ed è la stessa che respirano i veneti. E’ un’aria malata dovuta alla non applicazione della legge che impone ai sindaci azioni di rientro nei parametri sanitari, che per Padova sono sistematicamente superati per cancerogeni come il benzoapirene, il biossido di azoto, le polveri sottili, l’ozono. Gli amministratori sembrano ignorare che la legge impone Piani di azione strutturali su tutte le fonti di inquinamento e su aree omogenee, quindi non solo il traffico veicolare, ma anche le attività industriali, il trattamento dei rifiuti, i piani regolatori con le urbanizzazioni e la sottrazione di suolo agricolo e verde, l’agricoltura, gli impianti a biogas e biomasse. Ci domandiamo se anche Legambiente ignori la legge.   

* delegata Aduc per il Veneto