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Turismo e politica. L’assenza di Parlamento e Governo
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21 luglio 2023 12:39
 

Ormai la stagione estiva turistica è andata e sono molti gli aspetti negativi, anche se ci sono tentativi del governo di far credere che stanno facendo qualcosa… dimostrando invece di non essere all’altezza del boom in corso.

Si pensi agli incontri di questi giorni per - dicono - far fronte alle esose tariffe aeree. Solo propaganda del governo per la sua presunta autorevolezza e delle associazioni di ogni tipo che si sentono gratificate per essere chiamate “al tavolo”.

Si pensi all’inaugurazione del treno diretto Bari-Napoli. Un percorso di 4 ore e 10 minuti a fronte di quello con cambio di 3 ore e 38 minuti.

Si pensi all’inaugurazione del treno diretto Roma/Pompei… con una corsa una volta al mese.

Si pensi al flagello degli affitti brevi turistici (cosiddetto Airbnb) che sta distruggendo i centri storici di alcune città e dove il governo è praticamente assente delegando a Comuni che si arrampicano sugli specchi. 

Si pensi alle spiagge demaniali che dovrebbero essere affidate dopo una gara, ma che vengono tramandate ad affitti irrisori di padre in figlio, violando norme comunitarie e sentenze di tutti i livelli giudiziari italiani e non solo. Con la conseguenza che l'uso di queste spiagge è orribilmente costoso, grazie ad arroganti gestori convinti di esserne padroni.

Si pensi alle città invase da turisti che “visitano” altri turisti, comprano e mangiano in botteghe per turisti, e spendono anche 3,50 per una bottiglietta d’acqua. E alle amministrazioni di queste città che cacciano i residenti dal centro preferendo che siano delle Disneyland piuttosto che comunità urbane.

Si pensi al ministero del Turismo, capace solo di assecondare le corporazioni del settore e i  loro monopoli e rendite di posizione... come se il turismo non dovesse essere un fenomeno da  gestire per i consumatori, ma solo per le corporazioni che vogliono garantirsi la gestione dei turisti.

Si pensi ai tanti musei senza strutture per gestire in modo civile ed umano i flussi di domanda, spesso finendo nelle mani del mercato illegale per le vendite dei biglietti (il caso dei bagarini del Colosseo è solo l'ultimo).

Ci fermiamo con la lista e rileviamo che l’assenza di politiche a monte e preventive (anche per il clima) sono il morbo che ha buttato il turismo nel caos. Il governo campa alla giornata trasformando le proprie incapacità in propaganda di se stesso.
Per chi nel governo usa ancora il cervello, crediamo sia il momento per decidere se sia più importante la stabilità dello stesso “costi quel che costi” o le politiche per far fronte ai problemi.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 
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