Come non avrebbe potuto essere altrimenti, l’aumento del biglietto del trasporto pubblico locale (Tpl) di Firenze (da 1,50 a 1,70) è finito in caciara. E’ in gioco la qualità, che per il servizio di Autolinee Toscane (AT) è una prerogativa rara.

Premesso che il Tpl di Firenze è buono per la tramvia che, forse proprio non a caso, non è gestito direttamente da AT… per chi utilizza il servizio conta quest’ultimo e si avrebbe poco da ridire sugli aumenti se fosse buono. Se ci si pensa, 20 centesimi in più per il biglietto base non è la fine del mondo, ma è la scintilla che fa venire in mente quanto tutto sia inadeguato. Per esempio, l’assenza d pensiline contro pioggia  e sole in moltissime fermate, la puntualità a go-go con annunci alle fermate che difficilmente sono realtà, corse saltate senza avvisi e, non ultimi, l’assenza di biglietti tipici per turisti come il giornaliero e il tre giorni… che per una città con molto turismo “mordi e fuggi”, non sono secondari (1).

Quindi cari politici di governo (regionale e comunale) divisi fra di voi, cari politici di opposizione che annaspate con proposte lunari agli utenti tipo “non pagate l’aumento”... e come, visto che se non paghi il dovuto non hai il biglietto?… ma è “ganzo” dire di essere quelli della disobbedienza civile

……. cari amministratori, che intenzioni avete di portare il Tpl ad un livello decente? Quali provvedimenti avete preso nei confronti di AT perché forse non sta rispettando il contratto di servizio? Quanti soldi avete intenzione di investire o, magari, quali controlli intendete fare sui soldi già investiti in merito, visto che non danno il risultato sperato? Siete infine sicuri che la viabilità del Tpl sia quella giusta, visto che spesso per prendere un mezzo bisogna ingrullire e i tempi di attesa sono ampliati anche per i “giri pesca” che vengono fatti? La “sacralità” della zona pedonale (che non è mai tale per i mezzi che vanno agli alberghi dei ricchi) potrebbe benissimo non essere tale per il Tpl… l’errore del non-tram in piazza Duomo non vi ha insegnato nulla?

Qui il video sul canale YouTube di Aduc


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