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 SVIZZERA - SVIZZERA - Svizzera. Scoperto gene che mette in ordine gli organi
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1 settembre 2002 18:10
 
Non ha piu' segreti il gene che "mette in ordine" l'organismo, controllando che durante lo sviluppo embrionale ogni organo trovi la sua posizione corretta. Lo ha scoperto un gruppo delle universita' di Ginevra e Lovanio. Pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze Pnas, lo studio e' stato coordinato dall'italiana Lucia Bartoloni, che da Ginevra si e' recentemente trasferita all'Universita' di Padova. Il gene grazie al quale ogni organo riesce a trovare il suo posto si chiama DNAH11. Quando funziona correttamente, il gene produce una proteina che gioca un ruolo cruciale nel movimento delle ciglia, le sottili protuberanze che rivestono alcuni tipi di cellule. E' grazie al movimento corretto delle ciglia che nell'embrione ogni organo riesce ad assumere la sua posizione naturale. Quando invece il gene DNAH11 e' alterato, il cuore e gli altri organi possono assumere una posizione speculare rispetto alla norma, provocando cosi' una grave anomalia chiamata "situs inversus". Le conseguenze vanno dalla comparsa di problemi respiratori (poiche' i bronchi e le alte vie respiratorie sono ricoperti da fittissime batterie di ciglia) alla sterilita' maschile (dato che la coda dello spermatozoo ha la stessa struttura interna delle ciglia). La scoperta del gene e' un primissimo passo verso la possibilita' di prevenire un'intera classe di malattie ereditarie dovute al suo malfunzionamento. Questo gruppo di malattie comprende forme diverse della discinesia ciliare primaria, detta anche sindrome delle ciglia immobili. Le speranze riguardano anche la possibilita' di una diagnosi precoce e piu' precisa. Proprio questo e', ad esempio, il problema della sindrome di Kartagener. La malattia, che colpisce in media una persona su 20.000 ed e' caratterizzata da frequenti infezioni delle alte vie respiratorie, spesso viene confusa con la bronchite cronica e quindi curata nel modo sbagliato, ha rilevato la presidente dell'Associazione italiana Kartaganer, Antonia Bragagnolo (nella foto un momento della prima assemblea dell'associazione).
 
 
 
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