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 ITALIA - ITALIA - Italia. La banca di Sciacca
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Notizia 
26 dicembre 2002 20:25
 
Dal 1999 ad oggi, la struttura sanitaria saccense, guidata dall'ematologo Lillo Ciaccio, ha ritirato 10.023 unita' di sangue cordonale, il 64 per cento delle quali criopreservate. Con una semplice procedura che non comporta rischi ne' per la madre ne' per il neonato, si puo' raccogliere il sangue cordonale, che altrimenti verrebbe destinato all'inceneritore come prodotto di scarto. "Le cellule staminali aprono un scenario completamente nuovo -dicono gli operatori della banca del cordone ombelicale di Sciacca, Michela Gesu' e Giusy Tancredi- al servizio di un gran numero di patologie, per dare una possibilita' concreta di vita a chi ha la necessita' di guarire da una grave malattia, sia essa leucemia, tumore o altro". Ed ora i vertici dell'azienda ospedaliera aggiungono che in futuro punteranno ad attivare nuovi segmenti di ricerca, in collaborazione con importanti centri trapianti. "Abbiamo avuto dei contatti -dice il manager Luigi Marano- partendo proprio dalla possibilita' di utilizzare le cellule staminali per altre gravi patologie, come confermato dalle piu' recenti ricerche". I fondi, secondo le previsioni che la direzione generale intende predisporre, saranno prelevati dal fondo internazionale del quale la banca saccense fara' parte a partire dal prossimo anno. "I 35 mila euro che riceveremo per ogni tipizzazione -dice ancora Marano- li destineremo alla ricerca, magari attivando delle importanti collaborazioni". Dal prossimo anno, in sostanza, la banca potra' catalogare i cordoni in base alle caratteristiche genetiche e, con tutta probabilita', potranno essere ceduti ai centri di trapianto italiani e stranieri almeno 280 unita'.
 
 
 
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