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 MONDO - MONDO - Virus Cina: fra bufale e verita', il mondo fa i conti con l'epidemia
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Notizia 
25 gennaio 2020 18:58
 
Fra aeroporti chiusi, citta' in quarantena, notizie di propagazione del contagio da serpenti o pipistrelli, scienziati all'opera per la ricerca di un vaccino, il coronavirus che si sta diffondendo dalla Cina continua a far parlare di se, alimentando paure anche in Italia. Questo perche' non si puo' escludere che fra chi e' sbarcato nel nostro come in altri Paesi da voli provenienti dalla citta' di Wuhan, non vi sia un "portatore" del virus benche' risultato in ottime condizioni di salute ai primi controlli in aeroporto. Il virologo Roberto Burioni, noto per le sue posizioni contro i sostenitori del "no vax", ha piu' volte richiamato l'attenzione sul fatto che al momento non esistono vaccini in grado di debellare il virus e non se ne conoscono i tempi di incubazione.
"Non abbiamo la certezza che uno o piu' passeggeri atterrati" giovedi' scorso, a Roma da Wuhan "non siano stati infettati dal nuovo coronavirus e che non svilupperanno la malattia dopo qualche giorno di permanenza qui in Italia", ha dichiarato Burioni all'AGI, perche' il problema "e' che noi di questo virus non sappiamo davvero nulla. Non sappiamo quanto sia realmente contagioso perche' non abbiamo i dati; non sappiamo per quanto tempo una persona rimane contagiosa ne' tantomeno il periodo di incubazione; non sappiamo quanto l'infezione sia grave; non sappiamo se le persone decedute erano affette da altre patologie; e cosi' via". E ha aggiunto che "e' sbagliato paragonare questo coronavirus ad altri noti per fare ipotesi sui tempi di incubazione".

I passeggeri atterrati giovedi' 23 gennaio a Roma da Wuhan, la citta' cinese messa totalmente in quarantena poche ore dopo, sono stati tutti sottoposti alle misure previste da un protocollo ad hoc.
Ma la psicosi in Italia, come nel resto del mondo, inizia a crescere: a Bari, una donna e' stata ricoverata nei giorni scorsi con il sospetto che possa aver contratto il virus ma gli esami a cui e' stata sottoposta hanno dato tutti esito negativo. La stessa cosa e' accaduta a Parma. E' di oggi la notizia di un altro ricovero a Napoli sempre per sospetti ma il ministero della Salute ha poco dopo assicurato che si tratta di una semplice influenza. E proprio dal ministero, trapela l'esigenza di contenere gli allarmismi soprattutto per quanto riguarda i presunti casi sospetti e per questo motivo, e' molto probabile che, come successo per le precedenti epidemie, si giunga a un coordinamento centrale per le comunicazioni di questo tipo, affinche' eventuali casi siano segnalati almeno dopo le prime verifiche finalizzate a escludere altre patologie. Accentrare la comunicazione consentirebbe di filtrare le notizie evitando di dare conto di casi che dopo poco vengono puntualmente smentiti. Le origini del virus restano comunque un mistero a cui gli esperti stanno lavorando ma intanto, le bufale fanno il giro del web alimentando inutilmente la paura come quella che e' pericoloso viaggiare verso la Cina: sulla base delle informazioni attualmente disponibili, riporta Epicentro, l'Oms non raccomanda alcuna restrizione a viaggi o a rotte commerciali.

 Esistono pero' delle raccomandazioni generali che l'Oms ha dato per evitare la diffusione del virus.
Altra bufala e' il fatto che sia pericoloso mangiare nei ristoranti cinesi: il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita', Giovanni Rezza, ha rassicurato sul fatto che "il rischio di contagio non riguarda il cibo, non si corre alcun pericolo mangiando in ristoranti cinesi in Italia". E' una bufala sostenere anche che il virus sia "particolarmente" letale: la stragrande maggioranza dei contagiati sopravvive al virus ed e' una ulteriore bufala, sostenere che tutto quello che sta accadendo sia un complotto per vendere vaccini dal momento che non esiste ancora un rimedio per prevenire il coronavirus 2019-nCoV. Falsa anche la notizia secondo cui, per alcuni utenti di Twitter di origine americana, il coronavirus cinese sarebbe stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute e che brevetto sarebbe poi stato approvato dal governo degli Stati Uniti. La notizia e' ovviamente falsa. Come hanno svelato i fact-checker americani di Snopes.com, l'azienda ha in realta' chiesto un brevetto per creare un vaccino per prevenire malattie di tipo respiratorio in uccelli e altri tipi di animali. Questo virus non e' pero' dello stesso ceppo che si sta diffondendo in Cina in questi giorni. Cosi' come e' una esagerazione dire che a Pechino non si festeggera' piu' il Capodanno Cinese. Il dipartimento del turismo e della cultura della capitale cinese, come riportato tra gli altri da Cnn e da France24, ha annunciato la cancellazione dei principali festeggiamenti pubblici in occasione del capodanno cinese - inclusi i festeggiamenti religiosi nei templi per prevenire e controllare i rischi di epidemia.  Questo non significa pero' che i festeggiamenti in generale saranno vietati.
Poi ci sono i richiami e i paragoni con la Sars: alcune caratteristiche del virus sembrano simili a quelle della Sars (i sintomi, l'origine in Cina, la probabile origine animale) ma non si sa ancora abbastanza su come si trasmette il nuovo coronavirus e sulle sue caratteristiche genetiche per fare un confronto scientificamente affidabile. Di sicuro, come riporta l'Oms, il nuovo coronavirus, a differenza della Sars, non sembra essere caratterizzato da un elevato rischio di trasmissione al personale medico all'interno degli ospedali. Si invita alla cautela sulla affermazione che a innescare il circuito possano essere stati i serpenti come sostenuto da una ricerca condotta da un team cinese. Ma, come scrive la prestigiosa rivista scientifica Nature, altri scienziati sostengono pero' che non ci siano prove a sufficienza per sostenere che questi virus possano infettare altre specie diverse da mammiferi e uccelli.

La Cina intanto, dopo aver messo in quarantena la citta' di Whuam (tra le vittime c'e' anche un medico, Liang Wudong, di 62 anni, in prima linea nella lotta al virus presso l'ospedale Hubei Xinhua) bloccando partenze e arrivi di treni e voli e altri mezzi di trasporto, ha allargato il suo cordone sanitario per contenere la diffusione del misterioso coronavirus: adesso le persone isolate dal resto del mondo sono 56 milioni. Annunciata anche la chiusura di alcune parti della Grande Muraglia, tra i monumenti piu' conosciuti del Paese.

Le misure adottate dal grande Paese asiatico sembrano aver soddisfato Donald Trump: il presidente Usa ha elogiato Pechino per "l'impegno e la trasparenza" dimostrati nell'affrontare l'epidemia. "Andra' tutto bene", ha detto Trump via Twitter, e "a nome del popolo americano voglio ringraziare il presidente Xi" Jinping.

Nel Paese asiatico, i casi confermati, secondo le ultime stime, sono saliti a 1.363 e con il primo caso confermato nella provincia occidentale del Qinghai, l'unica area della Cina a rimanere esclusa dal contagio rimane la regione autonoma del Tibet. In tutto il paese si effettuano test sanitari sui passeggeri che transitano su bus, aerei e treni.

Francia, Australia e Malaysia hanno confermato casi: tre in Francia, tre in Malaysia, uno in Australia. In generale, casi di contagio sono stati segnalati in Thailandia, Vietnam, Singapore, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Nepal, Francia e Stati Uniti, oltre ad Australia e Malaysia.
E l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), non ha al momento deciso di dichiarare l'emergenza globale ma solo a livello locale e cioe', in Cina.

Numerose ditte farmaceutiche si stanno affrettando a sperimentare i vaccini per combattere il ceppo virale. Lo ha rivelato il Wall Street Journal, che ha citato le societa' farmaceutiche Moderna, Inovio Pharmaceuticals e Novavax, le quali hanno annunciato l'avvio di un programma per sviluppare vaccini contro il virus cinese. Anche i ricercatori dell'Universita' del Queensland, in Australia, stanno lavorando in questa direzione. A Wuhan, intanto, nei giorni scorsi e' trapelata la notizia di un vero e proprio assalto alle farmacie che stanno anche finendo le scorte dei medicinali. E anche il mondo dello sport inizia a prendere le misure contro il coronavirus 2019-nCoV in Cina.
(agenzia stampa AGI)
 
 
 
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