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 ITALIA - ITALIA - Test antidroga per consiglieri regionali. Scontro in Molise
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23 gennaio 2019 0:51
 
Scontro 'bipartisan' sulla proposta di Legge che prevede il test anti droga per i consiglieri regionali del Molise. Il provvedimento e' stato licenziato, ieri sera, dalla Prima commissione e trasmesso al consiglio per l'approvazione in aula, ma non senza strascichi polemici. La Legge e' sostenuta dalla maggioranza di centrodestra, anche se con qualche defezione. La leghista Filomena Calenda, tra i primi firmatari della Pdl, e' tornata sui suoi passi rimarcando che il test obbligatorio "lede il diritto alla salute e le norme sulle privacy". "Non sono contraria al provvedimento in se, ma sul metodo". La legge prevede, infatti che lo screening sara' "casuale ma periodico" e, in caso di positivita', il consigliere sara' dichiarato immediatamente decaduto. "Penso a chi prende anti dolorifici - ha detto Calenda - a causa di ansia o per le artriti. Questo, ad esempio, non si tiene minimamente in considerazione". Sul fronte del 'no' anche la minoranza. Il capogruppo del M5s, Andrea Greco ha bollato la legge come "ultra-incostituzionale, uno spot propagandistico per finire sui giornali". Sulla stessa linea la dem, Micaela Fanelli, che si e' detta "disponibile a sottoporsi a qualsiasi test antidroga, in ogni momento", ma ha poi sottolineato che si tratta di una norma "incostituzionale, lesiva della privacy e inutile". Per questo ha preannunciato il proprio voto contrario. A difendere il provvedimento, invece, il consigliere di Fratelli d'Italia, Massimiliano Scarabero, primo firmatario, che sottolinea "il significa passo in avanti sulla strada della trasparenza e della legalita'". Nel caso che l'assemblea approvi definitivamente il drug test obbligatorio per gli eletti, il Molise sarebbe la prima regione a dotarsi di legge sulla materia.
 
 
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